Effetto farfalla: parte il ciclo di seminari sui fenomeni del discorso d’odio e del cyberbullismo

"Effetto farfalla: Cambiamo le parole per cambiare il mondo", il titolo del ciclo di seminari in partenza lunedì 6 marzo, alle 15, presso Palazzo Hercolani (Strada Maggiore, 45 - Bologna) e online su Facebook alla pagina "Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d'odio".

Nell'ambito del corso Metodi e strumenti per il contrasto delle discriminazioni nell'era digitale dell'Alma Mater, è stato organizzato un ciclo di otto seminari, fino a maggio, per la comprensione dei meccanismi che governano i fenomeni del discorso d'odio e del cyberbullismo, le loro manifestazioni e gli effetti sulle persone colpite e sulla società stessa.

Dalla Mappa dell’Intolleranza 7 (progetto ideato da Vox – Osservatorio Italiano sui Diritti) è emerso che l’odio online si è radicalizzato e colpisce alcune categorie: le donne ancora al primo posto, seguite dalle persone con disabilità e dalle persone omosessuali. Le forme di violenza verbale hanno un impatto negativo sulle vittime e si rafforzano a vicenda. Infatti, nel mondo digitale trova spazio anche il cyberbullismo caratterizzato da atti di aggressione digitale prevalentemente compiuti su ragazze, atti che si intersecano con altri fattori di discriminazione, come la provenienza, l’appartenenza religiosa, la disabilità, l’identità di genere e l’orientamento sessuale.

Il progetto Effetto Farfalla (realizzato dal Dipartimento di Sociologia e Diritto dell'Economia Unibo in collaborazione con la Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d'odio, COSPE, AIDOS, Amnesty International, Emergency, Associazione Carta di Roma, Lunaria, Libera, Gay Center, Congi, Regione Toscana, Zaffiria) mira a rafforzare nelle persone giovani, dagli 11 ai 19 anni, comportamenti positivi per contrastare le discriminazioni e promuovere il rispetto di tutte le diversità, consolidando il pensiero critico e l’empatia e incentivando lo stimolo a impegnarsi attivamente per supportare le persone che ne sono vittime, per costruire una società capace di individuare e depotenziare questi fenomeni.

Il primo appuntamento in programma è per lunedì 6 marzo, alle 15, per parlare di "Hate Speach: come riconoscerlo e contrastarlo" con Federico Faloppa, prof. di Linguistica - Università di Reading (UK); lunedì 13 marzo, alle 15,si svolgerà l'incontro a cura di Amnesty International dal titolo "Amnesty International e attività della task force hate speach"; lunedì 20 marzo, alle 15, si parlerà di "I social media come spazio di narrazione personale ed identitaria delle nuove generazioni italiane" a cura di Conngi - Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane; lunedì 3 aprile, alle 15, il tema dell'incontro sarà il "Bullismo omotransfobico: peer education e comunicazione. Il modello Gay Help Line nel supporto a ragazzə LGBTQIA+".

Il quarto appuntamento si svolgerà venerdì 14 aprile, alle 11, nell'Aula 4 del Teaching Hub del Campus di Forlì (Via Corridoni, 20) e si parlerà di "Parole come termometro di civiltà: ragionamenti sulla lingua che ferisce", con Vera Gheno, Sociolinguista specializzata in comunicazione digitale, ricercatrice e docente presso l'Università di Firenze. Lunedì 17 aprile, si torna a Palazzo Hercolani, alle 15, con Silvia Semenzin (Ricercatrice in Sociologia digitale all'Unimi e attivista per i diritti umani digitali) per parlare di "Giustizia digitale e diritti umani digitali: il ruolo e le attività della cyber right organization".

Gli incontri di maggio si svolgeranno lunedì 8 maggio e lunedì 15 maggio alle 15, per riflettere rispettivamente di "Discorsi femministi: un approccio di genere interculturale alla comunicazione" e "Xenofobia e razzismo nel discorso pubblico: riconoscerli per contrastarli".