Logo d'ateneo Unibo Magazine
Home Incontri e iniziative Aspettando Euclid, tre appuntamenti alla scoperta dell’universo

Aspettando Euclid, tre appuntamenti alla scoperta dell’universo

Il Dipartimento di Fisica e Astronomia "Augusto Righi" promuove una serie di incontri per raccontare gli aspetti principali della nuova missione dell’ESA, a cui partecipa anche l’Università di Bologna, che ci aiuterà a studiare la materia oscura e l'energia oscura


(Immagine: ESA/Euclid/Euclid Consortium/NASA. Sfondo: NASA, ESA, and S. Beckwith (STScI) and the HUDF Team, CC BY-SA 3.0 IGO)


Non poteva che essere un confronto a due voci sulla geografia e la rappresentazione del cosmo il punto di partenza di "Aspettando Euclid", rassegna promossa dal Dipartimento di Fisica e Astronomia "Augusto Righi" dell'Università di Bologna, in collaborazione con INAF OAS - Osservatorio di Astrofisica e Scienza dello Spazio di Bologna, per raccontare la nuova missione dell'ESA in partenza il prossimo luglio. Il satellite Euclid studierà infatti la natura della materia oscura e dell'energia oscura, due componenti che dominano il contenuto dell’universo ma di cui ancora sappiamo poco o nulla. E per farlo realizzerà una mappa 3D di miliardi di galassie.

"La geografia dell’universo" è allora il titolo del primo incontro della rassegna, in programma giovedì 27 aprile, alle 18,30 (anche in diretta streaming), nella Sala Ulisse dell'Accademia delle Scienze (Via Zamboni, 31 - Bologna). Margherita Talia, professoressa al Dipartimento di Fisica e Astronomia "Augusto Righi", e Claudio Cerreti, presidente della Società Geografica Italiana, ci accompagneranno in un viaggio che parte dall'evoluzione del segno geografico, per capire perché questa nuova missione si chiama proprio "Euclid" e cosa significherà mappare l’universo.

La progettazione di Euclid è iniziata più di dieci anni fa, e ha visto l’Università di Bologna e il suo Dipartimento di Fisica e Astronomia tra gli ideatori e fondatori. Intorno a Euclid si è sviluppata una grande comunità nazionale, grazie alla quale l’Italia ha acquisito ruoli di primo piano in tutti gli ambiti della missione: dalla progettazione e costruzione degli strumenti scientifici, al coordinamento dell’infrastruttura di terra e della pianificazione scientifica, fino a numerose responsabilità scientifiche di massimo livello.

Oltre a ottenere nuove fondamentali informazioni sull'universo oscuro, le osservazioni di Euclid risponderanno anche a domande fondamentali sul funzionamento della gravità, sulla fisica dell’universo primordiale e sulle condizioni iniziali da cui hanno avuto origine le strutture cosmiche che osserviamo oggi.

Temi, questi, di cui si parlerà negli altri due seminari di "Aspettando Euclid". Il secondo - in programma il 16 maggio, ore 18, nella Piazza Coperta della Salaborsa (Piazza del Nettuno, 3 - Bologna) sarà dedicato infatti alla "ragnatela cosmica". Federico Marulli e Franco Vazza, entrambi professori del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell'Alma Mater, metteranno a confronto due sistemi complessi e ancora ricchi di aspetti sconosciuti: la rete delle galassie che compongono l’universo e la rete dei neuroni all’interno del cervello. Il terzo seminario, tenuto dal professor Marco Baldi, si terrà invece l'8 giugno, ore 16, nell'Aula della Specola di Palazzo Poggi (Via Zamboni, 33 - Bologna) e affronterà il tema dell’espansione dell’universo e della sua accelerazione.

La geografia dell'universo

27 Aprile 2023

ore: 18:30

Accademia delle Scienze, Sala Ulisse (Via Zamboni, 31 - Bologna)

Primo appuntamento della rassegna "Aspettando Euclid", promossa dal Dipartimento di Fisica e Astronomia "Augusto Righi" dell'Università di Bologna per conoscere la missione spaziale europea che farà luce sull’universo oscuro. Partecipano: Margherita Talia (Università di Bologna) e Claudio Cerreti, presidente della Società Geografica Italiana.

Da sempre, l’umanità rappresenta la realtà attraverso il segno: la geometria prima e la geografia poi. Compito della missione Euclid è proprio disegnare una mappa dell'Universo. Cosa significa per la ricerca e come cambierà il nostro concetto di confine.

Allegati