Logo d'ateneo Unibo Magazine
Home Innovazione e ricerca Torna Mosquito Alert: i fondi PNRR per la ricerca sulle zanzare promuovono la...

Torna Mosquito Alert: i fondi PNRR per la ricerca sulle zanzare promuovono la scienza partecipata

Anche grazie ai fondi Next Generation EU, nell'ambito del progetto INF-ACT, riparte la campagna di monitoraggio diffuso con la app gratuita Mosquito Alert, che permette il tracciamento delle zanzare invasive attraverso le segnalazioni fotografiche inviate dai cittadini


Grazie al progetto INF-ACT finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca su fondi PNRR - Next Generation EU, il progetto Mosquito Alert fa un salto di qualità. I gruppi di ricerca coinvolti - di dieci università, tra cui l'Università di Bologna, dell’Istituto Superiore di Sanità, dell’Associazione degli Istituti zooprofilattici sperimentali e della Fondazione Bruno Kessler - lanciano infatti nuove attività di promozione della app Mosquito Alert. L’obiettivo è aumentare le segnalazioni dei cittadini e creare una maggior consapevolezza sui rischi sanitari associati alle punture di zanzare, sulla necessità di sorvegliare la possibile introduzione della specie più pericolosa – la Aedes aegypti, non presente in Italia ma segnalata l’anno scorso per la prima volta da molto tempo nel Mediterraneo, nell’isola di Cipro – e, infine, sugli accorgimenti per evitare di fornire alle zanzare luoghi per la riproduzione.


Dopo un inverno così mite e le piogge di questi ultimi giorni si teme infatti che le zanzare quest'anno possano essere particolarmente numerose. Una circostanza che non è solo un fastidio: perché le zanzare possono trasmettere virus – come quelli del West Nile, del Chikungunya e del Dengue – capaci di causare gravi malattie all’uomo. È quindi importante sapere dove, quando e quante specie abbiamo sul nostro territorio, dove si raggiungono maggiori densità e maggiori rischi e dove è più opportuno concentrare gli interventi di disinfestazione.

Per questo, già dal 2021 la task force di Mosquito Alert Italia – capitanata dal Dipartimento di Sanità pubblica e malattie infettive della Sapienza Università di Roma, con il contributo dell’Istituto Superiore di Sanità Sanità, dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, di Muse - Museo delle Scienze di Trento e dell’Università di Bologna – ha puntato sulle segnalazioni fotografiche dei cittadini per ottenere dati a livello nazionale.

In due anni, l’app Mosquito Alert è stata scaricata da oltre 18.000 utenti, che hanno inviato oltre 8.000 foto da 103 province italiane. La maggior parte di queste appartengono alla specie più diffusa in Italia – la zanzara comune Culex pipiens – e alla specie invasiva Aedes albopictus, la famosa zanzara tigre, presente in Italia da oltre trent'anni. Ma i cittadini hanno anche inviato fotografie di specie più rare, come la zanzara coreana (Aedes koreicus) e quella giapponese (Aedes japonicus): specie invasive giunte più recentemente nel nostro paese e in espansione soprattutto nel Nord Italia.

Grazie alle segnalazioni dei cittadini effettuate all’interno delle loro abitazioni, si è cominciato a capire quali specie pungono maggiormente all’aperto e quali al chiuso, un dato che può sembrare banale per chi di noi è frequentemente vittima delle punture, ma che finora non era stato possibile valutare scientificamente per la difficoltà di fare campionamenti e posizionare trappole negli ambienti domestici.