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Lutto in Ateneo. È scomparso Francesco Zaccanti

A lungo professore ordinario presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, ha dedicato la sua carriera allo studio e all'insegnamento della Zoologia

Lo scorso 24 febbraio è venuto a mancare a Bologna Francesco Zaccanti, a lungo professore presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Università di Bologna.

Il professor Zaccanti ha dedicato la sua carriera allo studio e all'insegnamento della Zoologia. È stato Direttore del Dipartimento di Biologia Evoluzionistica e Sperimentale (oggi BiGeA) per due mandati consecutivi, dal 1998 al 2004, Presidente del corso di laurea specialistica in Biodiversità ed Evoluzione dal 2005 al 2011 e membro del Senato Accademico dell'Ateneo dal 1999 al 2002.

Stimato dai colleghi e dai collaboratori non solo per la sua cultura, ma anche per la calma e la saggezza, unite a un brillante ingegno e a una sottile arguzia, era un interlocutore acuto e apprezzato. I suoi studenti ne ricordano la passione per l’insegnamento, l’accuratezza e il valore umano. Il suo studio e il suo laboratorio hanno accolto numerosi tirocinanti che, sotto la sua guida, hanno potuto conseguire la laurea e intraprendere con successo carriere nel mondo accademico, scientifico, tecnico o scolastico.

Uomo di grande cultura, laborioso e instancabile, aveva una spiccata apertura verso altre discipline, tra cui la statistica e le scienze umanistiche, individuando spesso inedite connessioni con la Zoologia.

Nel 1988, occasione del IX centenario dell’Università di Bologna, scrisse un libretto sugli animali descritti da Dante nella Divina Commedia e nel 1991 ne pubblicò uno sugli animali citati da Giovanni Pascoli ("Giovanni Pascoli e l’Osservanza: Pascoli visto da un naturalista"), in cui confrontava la densità delle citazioni zoologiche nella Commedia e nelle raccolte pascoliane. Si dilettava anche nella scrittura di poesie e zirudelle, componimenti in versi dal tono umoristico, tipici della tradizione emiliana.

Nel corso della sua lunga carriera, la sua attività scientifica è stata vasta e diversificata, includendo: il differenziamento sessuale precoce delle cellule germinali nei vertebrati; lo studio del dimorfismo sessuale citologico in vertebrati non mammiferi; lo sviluppo di modelli matematico-statistici per la descrizione dell’accrescimento, della dinamica di popolazione e della complessità delle biocenosi ittiche; l'elaborazione del primo indice italiano per la bioindicazione delle acque interne mediante fauna ittica: l’Indice della Qualità Ittica Complessiva (QIC); la distribuzione e gestione della fauna ittica nelle acque interne dell'Emilia-Romagna; la tassonomia dei ciprinidi e dei salmonidi nelle acque interne dell'Italia settentrionale, mediante tecniche citoenzimatiche e analisi del DNA mitocondriale; la biologia riproduttiva e la demografia dei madreporari mediterranei; la distribuzione geografica delle specie mediterranee di cavalluccio marino (Hippocampus); la biodiversità in ambienti marini costieri.

Il Professor Zaccanti ha contribuito significativamente alla comunità scientifica con numerose pubblicazioni e partecipando attivamente a progetti di ricerca. È stato inoltre membro di diverse associazioni scientifiche: socio dell'Unione Zoologica Italiana; socio del Gruppo Embriologico Italiano; socio fondatore dell'Associazione Italiana Ittiologi delle Acque Dolci.

Oltre alla ricerca e all'insegnamento, un ruolo fondamentale nella sua vita ha sempre avuto la famiglia: in particolare sua moglie, con cui ha condiviso un lungo cammino di vita, i suoi figli e i suoi nipoti, ai quali ha trasmesso il suo amore per la conoscenza, la curiosità e i valori più profondi.

La comunità scientifica e accademica perde con lui un punto di riferimento, un uomo di grande cultura e passione per la ricerca. Il suo impegno e la sua dedizione continueranno a ispirare le future generazioni di studiosi.