Un seminario tecnico-scientifico con visita sul campo per esplorare soluzioni innovative e naturali contro il dissesto idrogeologico sarà il cuore dell’incontro “L’ingegneria della natura del XXI secolo contro il dissesto idrogeologico superficiale: l’intervento di Autostrade per l’Italia a Castiglione dei Pepoli”. L’iniziativa, organizzata dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Università di Bologna, si terrà martedì 13 maggio, dalle 9 alle 17, presso il Teatro Comunale di Castiglione dei Pepoli (via Aldo Moro 2).
Il seminario affronterà il tema della prevenzione e mitigazione dei fenomeni erosivi e franosi grazie all’impiego di tecniche naturali avanzate. Protagonista dell’incontro sarà il caso studio dell’intervento realizzato da Autostrade per l’Italia a seguito della frana del 2019, che ha gravemente compromesso la viabilità locale.
Castiglione dei Pepoli, borgo appenninico ricco di storia, si sviluppa tra boschi e aree coltivate su un territorio fragile e spesso soggetto, come altri territori della zona, a fenomeni di dissesto che hanno messo a rischio infrastrutture e comunità. L’intervento di Autostrade per l’Italia offre un esempio concreto di come soluzioni basate sull’impiego di piante erbacee a radicazione profonda e resistente possano favorire la mitigazione del dissesto idrogeologico ed essere integrate con la progettazione di grandi infrastrutture, allineandosi alle direttive europee in materia di sostenibilità ambientale e agli obiettivi del PNRR. La tecnologia impiegata - PRATI ARMATI - ha risolto infatti in modo definitivo i problemi erosivi, permettendo il ripristino in sicurezza della viabilità.
L’iniziativa è patrocinata da CIFI, Ordine regionale dei geologi, Federazioni degli ordini degli ingegneri, agronomi, forestali, architetti e geometri dell’Emilia-Romagna, Autostrade per l’Italia, Tecne (Gruppo Aspi), RFI, Italferr, da diverse imprese e studi di progettazione. Sarà fra i relatori Francesca Valenti, professoressa al Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari.
L’evento è gratuito e aperto a studentesse e studenti, tecnici, ricercatrici e ricercatori e alla cittadinanza tutta. La partecipazione alla visita richiede prenotazione obbligatoria entro il 7 maggio.