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Costruire la pace: all’Alma Mater un nuovo Corso di Alta Formazione in Conflict Analysis and Peacebuilding

In collaborazione con Agency for Peacebuilding, formerà professioniste e professionisti capaci di comprendere le dinamiche dei conflitti, promuovere interventi sostenibili, contribuire alla trasformazione non violenta delle dispute e allo sviluppo di istituzioni democratiche

In un contesto globale segnato da un alto numero di conflitti armati e dalla crescente domanda di figure professionali capaci di operare in aree di crisi, nasce all’Università di Bologna il Corso di Alta Formazione in Conflict Analysis and Peacebuilding.

Organizzato dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali in collaborazione con Agency for Peacebuilding (AP), la prima ONG italiana specializzata nel settore, il Corso ha l’obiettivo di formare professioniste e professionisti in grado di analizzare le dinamiche dei conflitti, progettare interventi sostenibili, contribuire alla trasformazione non violenta delle dispute, alla costruzione di percorsi di riconciliazione e allo sviluppo di istituzioni democratiche.

Diretto dal professor Roberto Belloni e interamente in lingua inglese, si rivolge sia a neolaureate e neolaureati interessati a una carriera nelle organizzazioni pubbliche o private attive nella gestione dei conflitti e nella cooperazione internazionale, sia a professioniste e professionisti che desiderano aggiornare le proprie competenze in materia di analisi dei conflitti e peacebuilding, o intraprendere un nuovo percorso professionale.

Il programma integra un solido approccio teorico con una marcata dimensione operativa. Prevede infatti lezioni frontali, analisi di casi studio, laboratori progettuali e un project work in collaborazione con enti pubblici o privati del settore, offrendo ai partecipanti l’opportunità di confrontarsi con situazioni reali e di acquisire competenze applicate nel design, nel monitoraggio, nella valutazione e nella gestione di progetti in contesti fragili.

Il Corso dedica particolare attenzione agli scenari di instabilità a livello globale - con focus su Asia orientale, Eurasia, Medio Oriente e Africa sub-sahariana - e offre strumenti per intervenire in modo efficace e sostenibile in contesti post-conflitto o a rischio di escalation violenta.

Le candidature sono aperte fino al 28 novembre. Le immatricolazioni sono previste dal 5 al 15 dicembre.