
Si è svolta sabato 18 ottobre la cerimonia di consegna del premio "Vincastro d'Argento- Premio a una vita" al Rettore Giovanni Molari, dopo i saluti dei presidenti dell'Accademia Venerino Poletti, della Fondazione Byron, Giuseppe Alfieri, e della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Mirella Falconi. "Byron in Romagna e Toscana", il tema su cui sono intervenuti, nel corso dell'evento, Venerino Poletti, Franco Gàbici per la 'Fondazione Byron' e Antonio Patuelli, presidente emerito dell'Accademia.
Fondata nel 1660 dal letterato Bartolomeo Campi, l’Accademia degli Incamminati rappresenta una delle più antiche istituzioni culturali della Romagna. Nel corso della sua storia, ha sviluppato un’intensa attività di ricerca e studio, accompagnata da momenti di incontro e confronto come le periodiche Tornate accademiche, assemblee e adunanze. Parallelamente, promuove convegni, dibattiti, tavole rotonde, seminari e corsi di studio, favorendo il dialogo fra studiosi e appassionati di diversi ambiti disciplinari. L’Accademia attribuisce inoltre riconoscimenti, premi, borse di studio, patrocini e incentivi a ricerche, pubblicazioni e attività di rilievo culturale, operando sia autonomamente sia in collaborazione con altre istituzioni. Un’attenzione particolare è rivolta allo studio e allo sviluppo delle attività produttive della Romagna appenninica, territorio di origine e di riferimento.
L'Accademia degli Incamminati di Modigliana particolarmente grata per l'impegno, l'attività profusa e i risultati conseguiti nel campo della meccanica agraria e tecnologie agroalimentari, ha conferito con orgoglio al Rettore Giovanni Molari il Vincastro d'argento premio a una vita.
In chiara evidenza, nello stemma e nella simbologia accademica, compare il “Vincastro”, bastone tradizionalmente in salice, utilizzato dai pastori per guidare il gregge: segno distintivo e richiamo al cammino della conoscenza e della guida culturale. Il Vincastro d’argento è il simbolo di massima distinzione dell’Accademia degli Incamminati di Modigliana.
Nella sua versione in argento diventa un riconoscimento solenne, riservato a personalità che si sono distinte per meriti scientifici, letterari, artistici o per l’impegno a favore della promozione e della tutela della cultura, in particolare in relazione al patrimonio della Romagna.
Il Vincastro d’argento si lega così alla tradizione accademica ma assume un valore simbolico più ampio: quello di premio e segno di appartenenza, capace di unire radici popolari e nobiltà intellettuale.