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L'Ospite, tratto da Teorema di Pasolini, portato in scena da Motus

dal 17 al 18 Gennaio 2006

Arena del Sole, Sala Grande

Lo spettacolo, che apre l’attività 2006 de La Soffitta, si inserisce nel progetto "Motus: viaggi maledetti da Pasolini a Fassbinder", a cura di Cristina Valenti, ed è realizzato grazie alla collaborazione tra Muspe e Arena del Sole.

Torna a Bologna, dopo alcuni anni di assenza, Motus, la compagnia nata a Rimini all’inizio degli anni 90 il cui percorso di ricerca si caratterizza per la contaminazione tra teatro, arti visive, cinema e letteratura. L’Ospite è una rilettura di Teorema, romanzo pubblicato nel 1968, da cui Pasolini trasse anche il film omonimo. Un’idea partita da un viaggio in auto nel Sahara e nelle periferie tunisine, con tre telecamere che registravano il paesaggio in movimento. Secondo una formula già collaudata da Motus, nell’Ospite, infatti, sono compresenti video, installazioni, flussi di parole e di voci e fisicità degli attori, così come i piani narrativi si intrecciano su molteplici livelli. Il viaggio fisico e spirituale che ha portato alla realizzazione de L’ospite è nato, affermano gli autori Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, «dalla necessità di interrogarsi, tramite il teatro sul momento politico attuale, ora che tante riflessioni sulla società dei consumi e la vita politica in genere, elaborate da Pasolini, stanno assumendo un'attualità sconvolgente, quasi profetica». La vita tranquilla e agiata di una famiglia borghese viene sconvolta dall’arrivo di un ospite sconosciuto, un misterioso personaggio a metà tra l’angelico e il demoniaco, che progressivamente riuscirà a impossessarsi delle loro vite e dei loro corpi. Come un angelo sterminatore votato alla distruzione di ogni forma di "buon senso" e di morale borghese. Dopo questa sconvolgente esperienza nessuno dei componenti della famiglia riuscirà più a tornare alla normalità. Finiranno per entrare in una crisi profonda, trascinando le proprie vite disperate, ormai distrutte. Tutti tranne Paolo, il padre-padrone, il cui urlo disperato e al tempo stesso gioioso conclude lo spettacolo. Un urlo in cui risuona tutta la consapevolezza dell'impotenza, del non essere più… del nulla. Informazioni, prenotazioni e vendita presso il Teatro Arena del Sole in Via Indipendenza 44.