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Confini della tolleranza e dell’intolleranza nelle religioni mondiali

dal 9 al 11 Gennaio 2007

Piazza San Giovanni in Monte 2. Aula Prodi

Un convegno internazionale organizzato dal Centro interdipartimentale di Scienze delle Religioni e del Lea

Un grande convegno internazionale fa il punto sulla materia, chiamando a raccolta storici e studiosi italiani e stranieri. A organizzarlo, sotto la regia di Mauro Pesce, sono il Cisec (Centro interdipartimentale di scienze delle religioni) e il Lea (Laboratorio di etnoantropologia) dell'Alma mater. Tra gli interventi in programma ci sono quelli del rabbino Jacob Neusner che illustrerà i fondamenti teologici della tolleranza nel giudaismo classico, e di Simon C . Mimouni della parigina Ecole des Hautes Etudes. Nel pomeriggio verranno discussi i volumi "Altruism in World Religions" di Neusner e B . Chilton e "La maschera della tolleranza", con gli interventi, accanto agli autori, dell'antropologa Adriana Destro, di Pier Cesare Bori e di Pesce, oltre alle relazioni della Destro su "Categorie e comportamenti. Commenti antropologici sulla tolleranza" e di Stefano Allovio su "Retoriche e politiche dell'intolleranza. L'immaginario coloniale sulle società segrete nell'Africa centrale" . Domani il convegno verrà aperto da Bori, che tratterà uno degli argomenti su cui da anni conduce le ricerche — le origini religiose dei diritti dell'uomo — mentre Hama di Redissi discuterà un tema attualissimo: la relazione tra islam e tolleranza. Con Federico Squarcini si apriranno scenari (e religioni) ancora più orientali, mentre Pesce si occuperà dell'origine non biblica della tolleranza nel giudaismo e cristianesimo antico. Sarà poi la volta del professore newyorkese Bruce Chilton e di Umberto Mazzone sulla possibilità di interpretare correttamente o meno il primo conflitto mondiale alla stregua di una guerra di religione. Chiudono due studiosi bolognesi, Cristiana Facchini e il modernista Franco Motta.

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