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Giunti rispettivamente alla XIX e XI edizione, Musica Insieme in Ateneo e Musica Insieme COntemporanea hanno presentato questa mattina il loro programma musicale per la stagione 2016: dieci concerti per gli amanti della musica, a partire dai più giovani. Gli studenti e il personale dell'Università possono usufruire di agevolazioni per assistere alle due rassegne che portano le note degli Accademici Filarmomici e di una musica contemporanea fatta di suoni e di parole.
Oltre a Musica Insieme di Ateneo, infatti, da quest'anno gode del patrocinio dell'Alma Mater anche MICO - Musica Insieme COntemporanea che così arricchisce ed amplia l'offerta concertistica e musicale. Un invito alla musica vario e coinvolgente, adatto a tutti, e ogni concerto sarà introdotto da brevi conversazioni sulla musica in programma, che diventeranno brevi videoclip nel caso dei concerti di MICO.
La XIX edizione di Musica Insieme in Ateneo - in programma sul palco dell'Auditorium dei Laboratori delle Arti dal 28 gennaio al 5 aprile - ricorderà i 350 anni dalla fondazione dell'Accademia Filarmonica di Bologna con cinque concerti che ripercorreranno la storia di tutti gli Accademici Filarmonici, a partire da Mozart. Il primo concerto, il 28 gennaio, sarà aperto infatti sulle note di Mozart dalla pianista cinese Ran Feng, per proseguire poi l'11 febbraio con il recital della violinista Grazia Raimondi e del pianista Giuliano Mazzoccante che, oltre alle musiche di Mozart, eseguiranno quelle di Giuseppe Martucci, Ottorino Respighi e Giovanni Sollima.
Il 18 febbraio sarà la volta del Collegium Musicum Almae Matris, diretto da Roberto Pischedda con il solista Paolo Grazia, per esplorare le note dell'Accademico Filarmonico Padre Martini, di Josef Mysliveček, Mozart e Puccini. Il 10 marzo si potranno ascoltare le sonate per violoncello di Jahannes Brahms grazie a Vittorio Ceccanti, mentre il 5 aprile per il concerto finale in collaborazione con il Centro La Soffitta del Dipartimento delle Arti, si potrà ascoltare il Trio Ars et Labor per le musiche di Jahannes Brahms e Maurice Ravel.
L'XI edizione di Musica Insieme COntemporanea - in programma presso l'Oratorio di San Filippo Neri dal 26 gennaio al 15 marzo - dedica invece il suo cartellone 2016 al sottile rapporto tra parola e suoni, da Schumann a Boulez, da Liszt a Sciarrino. Il concerto inaugurale - affidato il 26 gennaio al trio di solisti del FontanaMIXensemble - è dedicato a György Kurtág, che nel 2016 compirà novant'anni. Una dedica che sarà il fil rouge dell’intera rassegna: ognuno dei cinque concerti in programma comprenderà alcuni lavori del compositore ungherese.
Sarà proprio Kurtág, infatti, ad avvicinare il pubblico alla poesia dello svedese Tomas Tranströmer, il 3 marzo, con il violoncellista Francesco Dillon e il pianista Emanuele Torquati, e sarà ancora Kurtág con i suoi Hommage, portati in scena dal FontanaMIX e dallo Zero Vocal Ensemble, a tessere, il 15 marzo, nuova trama sull’ordito della memoria, ricordando le pagine di quel Luciano Berio, che ha saputo come pochi far musica con le parole.
Il 4 febbraio sarà la volta delle voci di poeti ma anche poeti che cercano voci, come nel caso di Federico García Lorca, poeta che si ingegna nella composizione per farci ascoltare testi e melodie della Spagna popolare. Tocca invece, il 24 febbraio, alla parola recitata di Feldman, per un appuntamento in collaborazione con la Scuola di Teatro "Alessandra Galante Garrone" che porterà anche un omaggio a Pierre Boulez, grande capitano della contemporanea recentemente scomparso.
L’ingresso ai concerti di MIA -Musica Insieme in Ateneo è gratuito per gli studenti e il personale dell’Università di Bologna, previa presentazione del badge presso l’URP di Largo Trombetti 1, a Bologna, dove, a partire dal giovedì della settimana precedente ciascun concerto, saranno distribuiti i coupon che danno diritto al ritiro del biglietto. I biglietti per accedere ai concerti di MICO - Musica Insieme Contemporanea sono invece in vendita presso l’Oratorio di San Filippo Neri il giorno del concerto, a partire dalle 19,30. E per gli studenti dell’Università di Bologna costano la metà: 5 euro invece che 10.
Autore: Viviana Sarti