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L'Università di Bologna è la più bella d'Europa per Times Higher Education

Al primo posto nella top 10 delle “Most beautiful universities in Europe”, l’Alma Mater conferma il suo valore internazionale e la sua capacità di attrarre giovani talenti da tutto il mondo


Bella e attrattiva. L’Alma Mater continua a conquistare primati nelle classifiche internazionali
, tanto nel confronto con gli altri atenei, che come istituzione di valore strategico per la crescita di Bologna.

L’ultimo risultato in ordine di tempo arriva da Times Higher Education. La classifica, in questo caso è particolare: le dieci università più belle d’Europa. Una top 10 che si concentra sul valore culturale, artistico ed estetico degli edifici e degli spazi universitari, e che vede l’Alma Mater svettare al primo posto.

“L’Università di Bologna – spiegano gli autori della classifica – è una delle più belle università d’Europa e forse del mondo”. Un primato che deriva dai tanti palazzi storici che ospitano le diverse sedi dell’Alma Mater, dai suoi musei e dai suoi spazi verdi, primo fra tutti l’Orto Botanico.

Assieme ad Unibo, unica italiana della top 10, la classifica premia altri storici atenei europei: l’Università di Salamanca, il più antico ateneo spagnolo, è al secondo posto, mentre sul terzo gradino del podio c’è l’Università di Coimbra (Portogallo), con le sue facciate bianche e architetture barocche.

Questo riconoscimento conferma il valore internazionale dell’Alma Mater: un ateneo conosciuto in tutto il mondo non solo per le sue qualità nella didattica, nella ricerca e nell’internazionalizzazione, ma anche come luogo vivo e bello, intrecciato in modo indissolubile con la città di Bologna.

Tanto che un’altra classifica uscita in questi giorni lo ribadisce. Proprio Bologna, infatti, è la prima città italiana per la capacità di attrarre talenti secondo l’ultima edizione del Global Talent Competitiveness Index, report internazionale realizzato dal gruppo svizzero Adecco. Un primato nazionale che vede il capoluogo emiliano precedere Roma, Torino e Milano e per il quale, andando ad analizzare i dati, ha giocato un ruolo importante la presenza dell’Alma Mater.