A Jacques Delors il Sigillum Magnum dell'Università
Il 14 giugno in Aula Magna l'Alma Mater conferirà anche la laurea honoris causa in Scienze Politiche a David Marquand.
E' stato definito "il santo patrono" d'Europa, Jacques Delors, presidente della Commissione Europea dal 1985 al 1995. E sarà un'occasione importante quella del 14 e 15 giugno prossimo quando gli verrà conferito il "Sigillum Magnum" dell'Ateneo in concomitanza con la laurea honoris causa in Scienze Politiche al Professor David Marquand, Principal del Mansfield College di Oxford, già consigliere politico di Roy Jenkins quando quest'ultimo era presidente della Commissione Europea a Bruxelles. Jacques Delors ricevette a Bologna la laurea honoris causa in giurisprudenza durante le celebrazioni del IX centenario dell'Università. La sua presenza in giugno per la cerimonia accademica presenta un significato e un interesse del tutto particolare, specie in relazione allo sviluppo dell'attuale situazione francese.
Jacques Delors sarà a Bologna per partecipare all'incontro annuale dei vertici del network "Europeum" che riunisce le Università di Oxford, Leiden, Bonn, Bologna, Parigi – Sorbona, Ginevra IHEI e Praga. Si tratta di un consorzio che ha per obiettivo la cooperazione tra questi prestigiosi Atenei nella costruzione di un comune background per la classe dirigente europea del futuro. Spiega il professor Paolo Pombeni, politologo e docente alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Alma Mater: "Europeum non è una delle abituali forme di cooperazione internazionale in ambito universitario, ma un grande progetto politico, varato una decina d'anni fa da Lord Weidenfeld (noto editore e uomo pubblico inglese, protagonista di molte battaglie culturali e politiche) e da Lord Jenkins, che dopo la sua lunga militanza nel partito laburista prima e nella sua scissione socialdemocratica poi, si era ritirato dalla competizione diventando Lord e Cancelliere dell'Università di Oxford. La "visione", come si usa dire oggi, che stava dietro questo progetto era di costruire un sistema di formazione della classe politica che facesse itneragire le miglori sedi universiaterie europee – rigorosamente una per ogni Paese associato per creare luoghi di scambio e di crescita comune. "Europeum" – prosegue il prof. Pombeni – organizza incontri dedicati all'analisi politica, scambi di docenti, "Summer School" per i suoi studenti (due sono state tenute a Bologna e una a Forlì) Master cogestiti (sta per avviarsene uno nuovo, finanziato dalla Fondazione Carisbo, che vedrà gli studenti muoversi tra Bologna, Oxford e Leiden), iniziative di ricerca in comune. Ma esso è prima di tutto un "foyer" in cui si progetta il futuro nell'incontro libero e informale tra alcuni dei maggiori centri di ricerca internazionali".