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Un convegno su Giacomo Lercaro

Il vicesindaco di Bologna, Giovanni Salizzoni, ha presentato "Ha edificato la Città", il convegno dedicato alla figura del cardinale Giacomo Lercaro che si terrà venerdì prossimo in cappella Farnese a Palazzo d'Accursio.
Un convegno che vuol essere ''non solo un riconoscimento ad una figura geniale'', ma anche una occasione di riflessione sul mutamento architettonico e sociale vissuto dalla città. Così il vicesindaco di Bologna, Giovanni Salizzoni, ha presentato "Ha edificato la Città", il convegno dedicato alla figura del cardinale Giacomo Lercaro che si terra' venerdì prossimo in cappella Farnese a Palazzo d'Accursio.

Al convegno, che fa parte delle celebrazioni per il 25° anniversario della morte del cardinale, presieduto dall'arcivescovo Giacomo Biffi e dal sindaco Giorgio Guazzaloca, interverranno l'architetto Pierluigi Cervellati, assessore all'urbanistica negli anni in cui Lercaro guidò la chiesa bolognese, l'architetto Glauco Gresleri, che al cardinale fu vicino nella attività della rivista "Chiesa e Quartiere", lo stesso Salizzoni, e monsignor Ernesto Vecchi, che di Lercaro fu uno dei segretari diocesani.

''Lercaro e' stato un grande maestro e pastore - ha ricordato Vecchi - avevo 28 anni quando mi prese con sè. Da lui ho imparato a predicare, a dirigere una parrocchia e, spero, anche a fare il vescovo''.
''Lercaro dovette fare i conti con il postmoderno - ha spiegato Vecchi - con l'espansione della città. Aveva il pallino della messa, perché credeva che chi non va a messa entra in contatto con Cristo solo in modo indiretto. Per questo voleva che si costruissero chiese''. La chiesa diventava quindi parte fondativa del nuovo tessuto urbano e sociale. ''Lercaro ha scoperto la "cultura" nel senso di "coltivazione" dell'uomo. "La parrocchia era il vero cuore dei quartieri - ha raccontato Vecchi - nella popolazione, grazie alla presenza della parrocchia, si crea la coscienza del senso di appartenenza ad una comunità. Una zona, con qualcuno che se ne prende cura come fanno i nostri preti, non diventa anonima. 
La parrocchia è una sorta di "supplenza sociale" che interviene, non in modo clericale, e aiuta fino a che non arriva l'intervento civico". 

E' stato monsignor Arnaldo Fraccaroli, segretario storico del cardinale e ora presidente della fondazione Lercaro, a ricordare l'importanza del "Piano nuove chiese" voluto dal cardinale.

''Nel novembre 1955 sulla base della valutazione dei tecnici Lercaro scriveva che occorrevano almeno 23 nuove parrocchie alla città per assicurare assistenza religiosa. Ha raccontato "alla fine ne saranno realizzate più del doppio: oggi sono oltre 60 i complessi parrocchiali realizzati''.