Esce nelle sale italiane grazie al distributore indipendente Lantia il film d'esordio di una coppia di giovani registi entusiasti come Michele Mellara e Alessandro Rossi. Si intitola 'Fortezza Bastiani' e il titolo rimanda al luogo mitico del 'deserto dei tartari' anche se l'immaginario dei due autori e dei loro personaggi e' ben distante da quello di Buzzati e punta piu' alla commedia surreale. Siamo a Bologna, capitale culturale europea dell'anno 2000. Qui in pieno centro storico un appartamento in affitto ospita un gruppo di ragazzi che, a diverso titolo, cercano il loro posto nella vita e il modo migliore per passare gli esami e arrivare alla laurea. Ai quattro occupanti abituali della casa, che tra loro chiamano in gergo Fortezza Bastiani, si devono aggiungere due 'amici di ritorno' arrivati a Bologna per l'occasione e un misterioso 'marchigiano' che paga l'affitto e non si vede mai. Nell'incontrare i giornalisti i due autori non negano un clima comune al cinema giovane che in questi mesi ha conquistato il successo e che ha in 'Santa Maradona' la sua punta di diamante e in 'Cresceranno i carciofi a Mimongo' il suo antesignano. ''Ma teniamo a dire - precisano - che abbiamo ideato il film prima e in modo autonomo e quindi riflettiamo piu' che altro un clima diffuso che ciascuno coniuga a modo proprio''. Coppia assortita per caso, legata da medesime passioni ma piu' che collaudata sul set, quella dei registi di 'Fortezza Bastiani' aspira a tradurre in immagini gli umori di una generazione ricca di passioni, autoironica, drogata di cinema ma pronta a sposare cause per cui valga la pena di vivere. Il ritratto che ne esce dal film e' vivace e colorato ed ora spetta al pubblico sancire o no la scoperta di un nuovo talento, per una volta firmato in coppia.