E’ stato uno degli studiosi più attenti della storia di Bologna nel Medioevo: il professor Antonio Ivan Pini, ordinario di storia medievale alla facoltà di Lingue e letterature straniere all’Alma Mater, è deceduto domenica all’età di 62 anni. Le esequie in forma ufficiale si terranno alla Cappella dei Bulgari dell’Archiginnasio, oggi alle ore 10.
Il professor Antonio Ivan Pini era nato infatti a Sassuolo il 15 luglio 1939 e si era laureato presso la Facoltà di Magistero di Bologna. Fin da giovane aveva avviato un’intensa attività di ricerca e di studio nell’ambito della storia medievale bolognese ed emiliano-romagnola, condotta con nuove metodologie di indagine ed assidue ricerche archivistiche. A questi ambiti ha dedicato centinata di lavori e fondamentali monografie, indagandoli dai più diversi punti di vista: dall’economia all’agiografia, dalla storia delle mentalità a quella politica, alle istituzioni all’urbanistica. Dagli anni Settanta, aveva promosso una serie di indagini puntuali e di sintesi metodologiche nel campo della storia agraria medievale e della demografia storica di cui è considerato uno dei fondatori a livello nazionale. Una posizione di particolare rilievo nella sua vasta produzione occupano i numerosi scritti di storia dello Studio bolognese, rivisitata secondo ottiche aggiornate ed un nuovo approccio culturale. Socio di varie Accademie ed istituzioni culturali cui aveva dato un altissimo contributo scientifico, è stato attivo vicepresidente della Deputazione di Storia patria per le province di Romagna. Della sua ampia produzione restano fondamentali i saggi Città comuni e corporazioni nel Medioevo italiano (1986); Vite e vino nel Medioevo (1989); Campagne bolognesi: le radici agrarie di una metropoli medievale (1993); Città, Chiesa e culti civici in Bologna medievale del 1999 e Città medievali e demografia storica. Bologna, Romagna, Italia (secc. XIII-XV) (1996).