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Premio DAMS 2003

Lunedì 9 giugno, ore 17 Palazzo Marescotti, via Barberia, 4.
Storia di noi stessi

Incontro con i vincitori della prima edizione 2002.
Intervengono Matteo Casari, Marco Dalbosco, Stefania Garoia, Leo Izzo,Serena Lezzi, Fabrizio Rivola, Enrico Sgarbi, Valentina Zincati. CoordinaClaudio Meldolesi, presidente del DAMS.


Lunedì 9 giugno, alle ore 17 a Palazzo Marescotti (via Barberia 4, Bologna)si terrà nell'ambito del Premio DAMS l'incontro intitolato "Storia di noi stessi" al quale parteciperanno i vincitori della prima edizione del Premio
DAMS 2002. L'incontro sarà coordinato da Claudio Meldolesi, presidente del DAMS.

Matteo Casari (teatro), Marco Dalbosco (arte), Stefania Garoia (cinema"progetti"), Leo Izzo (musica), Serena Lezzi (discipline comuni), Fabrizio Rivola (arte), Enrico Sgarbi (premio speciale Granarolo) e Valentina Zincati
(cinema "cortometraggi") sono i vincitori della prima edizione del Premio Dams.

Tra le 234 domande di partecipazione pervenute nella prima edizione del concorso, la giuria presieduta da Claudio Meldolesi e costituita da Renato Barilli, Antonio Costa, Marco De Marinis, Paolo Fabbri, Giuseppina La Face Bianconi e Paolo Granata (segretario del Premio) ha individuato otto vincitori tra le cinque sezioni che compongono il Premio, insieme al riconoscimento speciale Granarolo "Le arti per la vita", che è stato
assegnato a  Enrico Sgarbi per l'opera Dragon Chase.
Per la sezione Arte, il gruppo di lavoro presieduto da Renato Barilli e formato da Alessandra Borgogelli e Claudio Marra ha ritenuto di segnalare i lavori di Emilio Isolda (Accatastamento materia sostanza), Valentina Rossi (Fonzi 09/05/2002 Milwaukee - Suicidio) e Carlotta Taddeo (Face), mentre il premio è stato assegnato ex aequo a Marco Dalbosco per l'opera Io lavoro qui
e a Fabrizio Rivola per l'opera Locus amoenus.
Per la sezione Cinema, il gruppo di lavoro presieduto da Antonio Costa e formato da Guglielmo Pescatore, Roy Menarini, Francesco Pitassio e Giacomo Manzoli ha segnalato i cortometraggi di Andrea Graziosi (Delitti esemplari), Mattias Martinelli (Sentinella), Monaldo Moretti (Doggy Bag), Carla Pagliuca (Non c'è storia) e Giuseppe Sansonna (La quiete), mentre il premio è stato assegnato a Valentina Zincati per il cortometraggio Frammenti. Stefania Garoia ha invece vinto il primo premio nella sezione "progetti" per il documentario Da cosa nasce cosa.
Per la sezione Musica, il gruppo di lavoro presieduto da Giuseppina La Face Bianconi e formato da Giampiero Cane e Tullia Magrini ha decretato un vincitore ed ha ritenuto di proporre tre segnalazioni. Quest'ultime sono
state assegnate a Daniele D'Alia (Poeme electronique di Edgar Varése. Una nuova chiave di lettura), Emiliano Migliorini (Il pianto delle zitelle a Vallepietra) e Gabriele Castagni (I quartetti per archi di Bèla Bartòk). Il premio è invece stato assegnato a Leo Izzo, per il saggio La conservazione dell'identità culturale creola nella musica di Jelly Roll Morton.

Per la sezione Teatro le valutazioni e le scelte sono state compiute da un gruppo di lavoro guidato da Marco De Marinis e composto da Giovanni Azzaroni, Sergio Colomba, Marco Consolini e Gerardo Guccini. Cinque i lavori segnalati: Silvia Bottiroli (L'attore narrante. Poetica e prassi scenica di Marco Baliani), Simona Bracaloni (Teatro e disagio psichico. Delbono,
Kismet), Giuseppe Cappellano (Ariane Mnouchkine e il Théâtre du Soleil), Valentina Salerno (Dall'uomo interiore al rito collettivo: teoriche teatrali simboliste ed espressioniste alla luce della psicoanalisi junghiana) e
Massimiliano Scuriatti (Totò: l'arte della commedia bassa). Il premio è stato assegnato a Matteo Casari per il libro La verità dello specchio. Cento giorni di teatro No con il maestro Umewaka Makio, Il Principe Costante
Edizioni, Pozzuolo del Friuli (UD) 2001. Infine, per la sezione Discipline comuni, il gruppo di lavoro presieduto da Paolo Fabbri ha segnalato gli elaborati di Elisa Eginardo (Il medium radio-televisivo in Samuel Beckett), Francesco Stumpo (Alvaro in ascolto) e Vittoria Broggini (Forma e archeologia dell'esperienza del tempo), mentre il premio è stato assegnato a Serena Lezzi per la tesi di laurea La comunicazione efficace: il tarantismo.