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Mozart e Ravel con il pianista Christian Zacharias

Lunedì 26 gennaio (ore 21) nuovo appuntamento al Teatro Comunale di Bologna con “I Concerti di Musica Insieme”, per ascoltare il pianista Christian Zacharias.
Christian Zacharias Nato in India, ancora bambino Christian Zacharias si trasferisce con la famiglia nella città tedesca di Karlsruhe, dove studia alla Musikhochschule con la pianista russa Irene Slavin, e successivamente si perfeziona a Parigi con Vlado Perlemuter. Premiato ai Concorsi di Ginevra, Van Cliburn e Primo Premio al Concorso Ravel di Parigi, dal 1975 intraprende una brillante carriera internazionale orientata alla varietà e alla conoscenza “senza frontiere” e che spazia fra l’attività solistica, la musica da camera e la direzione d’orchestra.
Il programma presentato per Musica Insieme è un ideale percorso dal classicismo al neoclassicismo, che abbraccia il periodo compreso tra fine Settecento e inizio Novecento, e segue le ragioni della musica e dell’espressività, più che non quelle del virtuosismo puramente esibizionistico.
Ad aprire la serata saranno due Fantasie (KV 397 e KV 396) e due Rondò (KV 485 e KV 494) di Wolfgang Amadeus Mozart: un percorso affascinante tra pagine musicalmente e drammaticamente molto intense alternate a momenti in apparenza più disimpegnati, che preludono alla parte centrale del concerto.
Chiudono la prima parte, infatti, la Sonatine e i Valses nobles et sentimentales di Maurice Ravel: valzer molto particolari, di ispirazione schubertiana, che lo stesso Ravel descrive così: “Nembi turbinosi lasciano intravedere a tratti coppie di danzatori. A poco a poco essi si dissipano e si distingue una sala immensa popolata da una folla vorticosa. La scena diventa sempre più luminosa e al fortissimo bagliore dei candelabri giunge al massimo splendore”.
A seguire ascolteremo, sempre dell’autore francese, la Pavane pour une enfante défunte e Jeaux d’eau, composizioni presentate per la prima volta nel 1902 all’interno di uno stesso concerto, ma molto diverse l’una dall’altra: la prima, legata alla moda antichista particolarmente in voga a Parigi verso la fine dell’Ottocento, e la seconda al descrittivismo sonoro di matrice impressionista.
Infine, quasi a chiudere il cerchio, Zacharias ci fa ritornare a Mozart presentando la Kleiner Trauermarsch KV 453 e la Sonata K 457, caratterizzata da momenti esteriormente brillanti cui si alterna una profonda inquietudine.