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Birilli, diavoletti e soldatini

La viola di Chiavacci, il clarino di Vincenti e il pianoforte di Tumiatti mercoledì 28 gennaio 2004 riempiranno l'aula absidale di Santa Lucia con le musiche di Mozart, Schumann, Stravinskij e Khačaturjan.
Chiavacci, Vincenti e Tumiatti Prosegue l’attività musicale 2004 del Centro La Soffitta - Dipartimento di Musica e Spettacolo (DMS) dell’Università di Bologna, a cura di Giuseppina La Face Bianconi. Gli otto concerti in programma sono tutti appositamente commissionati, e avranno luogo, ad ingresso gratuito, fino ad esaurimento posti, in Aula absidale S. Lucia, via de’ Chiari, 23/a.

Mercoledì 28 gennaio ore 21 avrà luogo il secondo concerto della stagione: Birilli, Diavoletti e Soldatini con Paolo Chiavacci, violino e viola, Piero Vincenti, clarinetto e Adriano Tumiatti, pianoforte.

In programma brani di Mozart, Schumann, Stravinskij e Khačaturjan.

La serata si apre con il cosiddetto Kegelstatt-Trio di Wolfgang Amadeus Mozart. L’opera nasce come omaggio a un’allieva di Mozart, e pare sia stata scritta in un’occasione giocosa, durante una partita ai birilli. Clarinetto, viola e pianoforte, trattati in maniera paritetica, elaborano un materiale tematico privo di particolari contrasti drammatici, conferendo alla composizione grande scorrevolezza e cantabilità.

Si prosegue con le Märchenerzählungen di Robert Schumann. Furono scritte a Düsseldorf nel 1853 e risentono dell’influsso della recente amicizia con Johannes Brahms. Le contrapposizioni di caratteri emotivi, l’alternanza di momenti di impetuoso dinamismo ad altri di maggior lirismo e distensione, sembrano evocare personaggi e maschere tipiche dello stile del giovane Schumann.

L’Histoire du soldat fu composta da Igor Stravinskij nel 1918. Un soldato cede al diavolo il suo violino in cambio di un libro che contiene risposte per qualsiasi domanda. Dagli undici “tempi” dell’opera, Stravinskij stesso ha tratto, nel 1919, un trio in cinque movimenti che presentiamo stasera.
Il Trio del compositore armeno Aram Il’ich Khačaturjan (1932), fra le sue più famose composizioni cameristiche, riunisce melodie caucasiche, inflessioni moresche e toni da monodia gregoriana che si combinano con una particolare sensibilità ritmica e con una brillante inventiva timbrica.

Il trio formato da Paolo Chiavacci, Piero Vincenti, Adriano Tumiatti è nato nel 1994. Hanno suonato in prestigiose rassegne per importanti società concertistiche italiane (Accademia Filarmonica di Bologna; Società Angelo Mariani di Ravenna; Ferrara Musica; Concerti al Chiostro del Bramante in Roma), nonché in Germania – tra l’altro, al Gasteig  di Monaco di Baviera – e negli Stati Uniti. Lusinghiere le critiche della stampa nazionale ed internazionale, che ne ha apprezzato il virtuosismo, l’affiatamento, la precisione e la cura del suono, sottolineando  nel contempo l’originalità, nel panorama nazionale, della doppia formazione con violino e viola, e la versatilità del repertorio.

Per informazioni: Centro La Soffitta tel.051.2092413 – soffitta@muspe.unibo.it