Arriva Alma Channel la piattaforma per l’e-learning di Unibo
Le maggiori autorità accademiche presentano al C.I.T.A.M. l’autostrada tecnologica su cui l’Università di Bologna farà correre i propri progetti di insegnamento a distanza.
Sarà presentato ufficialmente oggi pomeriggio, giovedì 19 febbraio, alle ore 16, nella sala delle video conferenze del Centro Interfacoltà Tecnologie-Didattiche-Educative e Teleaudiovisive "G. Marconi" (C.I.T.A.M.), in via Zamboni 22, Alma Channel, la nuova piattaforma e-learning realizzata dall'Università di Bologna. Si tratta della premessa tecnologica per diffondere l'utilizzo dell'insegnamento a distanza nei percorsi di studio. Una specie di autostrada tecnologica su cui viaggiano le informazioni.
A imparare a usarla sono chiamati per primi i docenti dell'Ateneo. I corsi avranno inizio ad aprile. Poi, a partire da settembre, Alma Channel entrerà nella piena disponibilità di tutti i docenti, con un servizio chiavi in mano gestito dal Citam. “L'innovazione si fa strada anche nella didattica - ha affermato il pro Rettore alla didattica Walter Tega -. Strumenti nuovi, efficaci che vengono messi a disposizione per arricchire il rapporto docenti e studenti”.
Ma allora addio alle lezioni in aula, al rapporto diretto fra studenti e docenti? “Non si vuole - si precisa dall'Ateneo- sostituire il faccia a faccia ma renderlo più fruttuoso” . L'esperimento messo appunto dall'Unibo viaggia infatti su un doppio binario. Un metodo che affianca all'insegnamento di tipo tradizionale le potenzialità che le nuove tecnologie riescono a fornire anche nel campo della didattica. “L'uso della rete rende obsoleti tutti gli altri canali fissi, compresa la tv. L'interattività è la vera chiave”, ha affermato il professore Roberto Guidorzi.
All'inaugurazione, anche per sottolineare la grande importanza che viene attribuita a questo progetto, prenderanno parte il Rettore Pier Ugo Calzolari, il Direttore Amministrativo Ines Fabbro, il pro Rettore Walter Tega, oltre al professor Luigi Guerra e al Direttore del Citam, Roberto Guidorzi.