Lucio Dalla racconta la sua Tosca in Aula Absidale
L’amore disperato della Tosca contagia l’Ateneo. La prossima settimana l’opera di Puccini rivisitata da Lucio Dalla andrà in scena al PalaMalaguti (dal 25 al 28 marzo) e la Facoltà di Lettere e filosofia organizza, per l’occasione, un incontro aperto al pubblico.
Sabato 20 marzo alle ore 17,30 in Aula Absidale di S. Lucia il cantautore bolognese Lucio Dalla parlerà della sua Tosca e della prospettiva culturale di ripresa creativa e di valorizzazione, della grande tradizione operistica italiana.
Era il 14 gennaio del 1900, quando la Tosca, quella di Puccini veniva rappresentata per la prima volta al Teatro Costanzi di Roma. Si trattava di una opera di forte innovazione sia nell'universo compositivo pucciniano, reduce dall'intimismo melodrammatico e pietistico della Boheme, che nella stessa funzione scenica di un'Opera. Effetti forti, particolari realistici, passioni autenticamente popolari espressi da motivi energici e melodie impetuose.
Tante, tantissime le interpretazioni di una delle opere più note e apprezzate al mondo. Poi l’incontro con Dalla. Perché la Tosca? "Perché la storia è meravigliosa", ha dichiarato, "e perché Puccini è la modernità, è addirittura più moderno di tanti musicisti contemporanei. Tutta la musica del Novecento, da Anton von Webern al musical stesso, deriva da Puccini e c'è nell'aria un bisogno di tornare alle radici autentiche della musica. Un sentimento, questo, che è mio ma che sento molto presente anche nel pubblico".
Quella che va in scena è quindi un’opera rivisitata. Nuove musiche, totalmente inedite; nuovi testi liberamente ispirati al libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, stessa vitalità, stessi caratteri delineati a tinte fortissime per Cavaradossi, Tosca, Scarpia.