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Vedere la scienza

La scienza e gli scienziati attraverso la lente di registi illustri, da Spielberg a Rossellini. I temi: donne scienziato, Marte e archeologia.
E.T. il celebre personaggio del film di Spielberg "Per la divulgazione scientifica occorre fare iniziative attraenti e sensibili". Ne è convinta Raffaella Simili, presidente del Centro Interdipartimentale di Ricerca in Epistemologia e Storia della Scienza (CIRESS) dell'Università di Bologna. E lo ribadisce illustrando, assieme a Giacomo Manzoli, il programma dell’iniziativa Vedere la scienza che il CIRESS organizza per il secondo anno.

Dal 27 maggio al 5 giugno nella Sala Cervi (via Riva Reno 75) e al Cinema Lumière (via Azzogardino 65) una serie di proiezioni concentrate su temi specifici, con l’aiuto di esperti in sala, aiuteranno a riflettere su come la scienza viene divulgata, attraverso il più serioso documentario o la più popolare fiction. Adesso tocca dunque ai film come qualche mese fa toccò alle opere teatrali. Anzi prosegue Simili "ci auguriamo di fare un piccolo festival di teatro della scienza".

Per la scelta dei temi quest’anno si è pensato di dedicare un nucleo centrale, dal titolo La scienza a due voci, all’esaltazione di scienziati al femminile come Madame Curie, Ada Byron King (figlia di lord Byron), o la biologa Sophie Rousseau. Ma anche ad altre grandi figure di scienziati la cui storia è raccontata da registi come Rossellini e Montaldo La giornata dell’inaugurazione (27 maggio) è invece tutta dedicata ad un argomento di attualità, Marte, tra finzione e realtà, con documentari seri ma anche con quelli che esaltano la fantasia. Oltre a tre film come il notissimo E.T. l’extraterrestre di Spilberg, La guerra dei mondi di Byron Haskin e Gli uomini di Marte del giapponese Chen-Hun-Ming anche i documentari Alla scoperta di Marte (Dario Barezzi) e 2 documentari di produzione sovietica del 59 e del 72. «Abbiamo inserito E.T. non solo perché popolare ma anche perché quel film di allora ha rappresentato una concezione spaziale della vita pacifica e affettuosa», aggiungono gli organizzatori. Poi un'altra tematica è quella dedicata all’Archeologia terra di confine tra umanisti e scienziati. Verrà proiettato Gli etruschi- un viaggio interrotto di Nicolas Zunino e Elodie Brillon. Infine quella che è quasi una curiosità: la sezione dedicata ai documentari semisconosciuti di Ermanno Olmi sull’industrializzazione.

La manifestazione, nell’ambito del cartellone di Unibocultura, è in collaborazione con la Cineteca di Bologna e le visioni sono tutte gratuite.