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L’illustre sconosciuto Leandro Alberti

Poliedrico intellettuale del Cinquecento, fra Leandro Alberti sarà al centro di tre iniziative: un convegno internazionale, una mostra e la presentazione di una ristampa anastatica della sua “Descrittio”.
Aula Magna della Biblioteca Universitaria di Bologna Frate domenicano, umanista, geografo, storico, inquisitore, conoscitore dell’Italia, esperto dell’Emilia Romagna, intellettuale di Bologna. Sono infinite le qualifiche di Fra Leandro Alberti, illustre personaggio della Bologna cinquecentesca. Eppure di lui si parla poco. Ecco perché la Biblioteca Universitaria, in collaborazione con il Dipartimento di Discipline Storiche, il Centro di San Domenico e lo Studio Filosofico Domenicano, ha deciso di celebrare questa figura con una mostra, un convegno internazionale e una ristampa della sua opera più importante.

Ad aprire la rassegna, inserita nel calendario di UniboCultura, sarà la mostra “Un domenicano da Bologna all’Italia. Leandro Alberti tra storia e geografia”, la cui inaugurazione è prevista per giovedì 27 maggio alle ore 12 nell’Aula Magna della Biblioteca Universitaria in via Zamboni 35. “Il suo obiettivo - dice Biancastella Antonino, direttrice della Bub - è quello di inserire le opere nel contesto storico e sociale in cui Alberti le ha prodotte, con un approccio quasi didascalico”. A fianco del ritratto a olio dell’intellettuale, probabilmente l’unico esistente, punto forte dell’esposizione, aperta fino al 26 giugno (lun.-ven. 9.30-17.30, sab. 9.30-13.00), è la “Descrittione di tutta l’Italia”, l’opera in cui Alberti ha coagulato la sua conoscenza teorica ed empirica della nostra penisola. In essa si sommano gli spunti offerti da “L’Italia illustrata”, testo scritto da Flavio Bondo da Forlì nel 1453, e le esperienze personali di un viaggio durato due anni e spintosi fino alla Puglia e alla Sicilia. “La Descrittio – commenta il prof. Massimo Donattini, ideatore della mostra – è l’incunabolo dell’immagine dell’Italia. Alberti, infatti, pur non pensando a un’identità politica, guardò alla penisola come al contenitore di un’unica cultura e fece dei suoi scritti il punto di riferimento per tutti gli intellettuali europei successivamente interessati al nostro paese, alla sua storia, alle sue vicende politiche e alla sua geografia”.

Personalità di ampio respiro, Leandro Alberti fu in primo luogo un uomo di cultura bolognese. Per questo la Soprintendenza per i Beni Librari dell’IBC dell’Emilia Romagna ha promosso una ristampa anastatica (fedele cioè alla grafica e ai caratteri dell’originale) della parte della Descrittio relativa alla nostra regione. Rispetto alla versione integrale, curata dalla Leading Edizioni di Bergamo, questa nuova edizione si avvale dell’introduzione di tre saggi storici, scritti da Adriano Prosperi, Massimo Donattini e Stefano Ugolini. “Tre interventi – osserva la soprintende Zita Zanardi – che si concentrano rispettivamente sull’Alberti inquisitore, sull’Alberti storico e, tema quanto mai attuale, sul problema dei confini dell’Emilia Romagna”.

Contemporaneamente alla mostra, da giovedì 27 maggio a partire dalle 15 fino a sabato 30 nell’aula Prodi di San Giovanni in Monte, si terrà infine anche un convegno internazionale di studi intitolato “L’Italia dell’inquisitore. Storia e geografia dell’Italia del Cinquecento nella Descrittio di Leandro Alberti”.