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All'Eni quindici studenti di Bologna esperti in ingegneria di processo

L'Eni ha assunto i 64 studenti usciti dai quattro master finanziati presso quattro atenei italiani, tra cui l'Alma Mater che ha visto premiato i suoi 15 ingegneri esperti nella trasformazione del petrolio.
Impianto di estrazione del petrolio Si è conclusa con l'assunzione di 64 laureati la prima edizione del "Progetto Master Eni", il programma formativo in materia di governo e trasformazione dell'energia che l'Eni ha finanziato sponsorizzando quattro diversi master in collaborazione con altrettanti atenei italiani. La Cattolica di Milano e Roma III hanno curato i due percorsi più incentrati sulla governance, mentre il Politecnico di Torino e l'Università di Bologna si sono dedicati ai due master di taglio ingegneristico.
"La Facoltà di Ingegneria dell'Alma Mater – spiega il prof. Francesco Santarelli – ha curato in particolare il percorso didattico riguardante l'industria di processo e di trasformazione, ovvero tutto ciò che accade dopo l'estrazione: il trasporto, la raffinazione e l'utilizzo. I ragazzi, che hanno svolto stage con rimborso spese presso l'Eni, hanno ovviamente privilegiato il caso del petrolio, ma, nelle lezioni svolte coi docenti universitari e i tecnici e i dirigenti di Eni, hanno fatto loro metodologie che hanno anche altri campi di applicazione".

Il successo occupazionale dei master, che l'Eni Corporate University – la società il gruppo di Eni deputato alla formazione continua e all'inserimento dei neo laureati – finanzierà per altri due anni, ha riguardato anche per l'Ateneo di Bologna. 15 di quei 64 neo assunti all'Eni sono infatti studenti dell'Alma Mater. "Un obiettivo che non era scontato", conclude il prof. Santarelli.