Unibo Magazine
Il sito offre una panoramica del personaggio Alexander Dubcek nei suoi rapporti con la storia, l'Italia, l'Europa e le scienze Umane. Prorettore Gambetta, qual è l'immagine che esce da questo ampio spettro di testimonianze e documenti?
"Premesso che il sito non vuole dare un'immagine conclusiva di Dubcek ma anzi vuole essere aperto a contributi di ricerca di studiosi esterni, l'immagine più significativa che ne risulta è l'estrema attualità delle idee che hanno guidato la sua azione politica e la sua vita personale.
L'Europa che Dubcek auspicava è ancora l'Europa che vorremmo costruire e che i contrasti fra i diversi Paesi impediscono di realizzare compiutamente.
L'Europa di Dubcek, per utilizzare le sue parole, è una realtà politica in cui i confini fra gli Stati non vengono visti come divisioni ma come cerniere per creare un soggetto politico forte e autorevole che lotti per la pace e lo sviluppo".

L'Università di Bologna ha ormai un rapporto ventennale col personaggio: la laurea ad honorem nel 1988, la mostra del 2003 e ora il sito. Quali sono i motivi, tra continuità e cambiamento, che spingono a mantenere vivo questo legame?
"Quando nel 1988 l'Università di Bologna riuscì a far uscire Dubcek per la prima volta dalla Cecoslovacchia dopo il fallimento della Primavera di Praga l'Europa era ancora divisa in due blocchi contrapposti. Soltanto un anno dopo Dubcek poté presentarsi a Praga di fronte a una folla immensa come uno dei leader di un paese restituito alla libertà. Ancora oggi in Slovacchia l'iniziativa dell'Università di Bologna viene considerata uno dei segnali più significativi di ciò che stava per avvenire. Ritengo che sia giusto che i giovani e in particolare i nostri studenti possano apprezzare ciò che un'istituzione universitaria può fare per lo sviluppo della società al di là dei suoi compiti istituzionali, la didattica e la ricerca".

Il sito, oltre a ospitare una rassegna bibliografica dei testi scritti da e su Dubcek, si caratterizza per la possibilità, riservata a storici, docenti, politici e giornalisti, di aggiungere il proprio contributo. Quali sono gli stimoli che lo statista può dare a chi studia oggi la politica e le relazioni internazionali?
"L'importanza dei valori dell'Umanesimo, del rispetto della vita umana, del senso della giustizia come linee di indirizzo per l'azione di un uomo politico. In Alexander Dubcek non c'è frattura fra vita pubblica e vita privata nel rispetto dei valori fondamentali. Questa è forse la lezione più forte che ci viene dalla lettura della sua esperienza. Rileggendo i suoi discorsi, in particolare quelli tenuti nel breve periodo successivo al suo ritorno alla vita politica, possiamo ritrovare gli stessi concetti applicati anche ai rapporti internazionali fra i popoli e fra gli stati".