3 Febbraio 2005
La Battaglia dell'Università
Autore:
Gian Paolo Brizzi
Editore:
Clueb
Prezzo:
7,50 Euro
Resoconto della resistenza universitaria e bolognese alla fine della Seconda Guerra Mondiale. In un opera curata da Gian Paolo Brizzi.
Per celebrare il 60° anniversario della battaglia dell'Università, caduto il 20 Ottobre scorso, l'Alma Mater pubblica un breve resoconto storico della vicenda curato dal prof. Gian Paolo Brizzi. Un'opera che si concentra sulla vita dell'Ateneo nei momenti precedenti alla liberazione di Bologna da parte delle forze alleate, descrivendo scene di vita studentesca stravolta dalla paura che accompagnava tutti coloro che tentavano di studiare tra le aule e le biblioteche di Via Zamboni.
Brizzi racconta la breve storia di chi, tra studenti, operai, professori, tentò di opporsi all'occupazione. Una resistenza segreta che sfociò in una delle più nere pagine della storia di Bologna e della sua Università. Nel cortile dell'Istituto di Geografia, il 20 Ottobre del 1944, sei giovani "partigiani" furono fucilati dalle brigate nere. Un sacrificio che non solo alimentò "la rivolta morale dei molti che avevano indugiato a entrare nella resistenza militante, ma servì a purificare l'Università di Bologna da tutte le infamie, tutte le bassezze, tutti i compromessi passati".
Il volume si compone di più parti: a un resoconto di Brizzi sull' intera vicenda segue la pubblicazione dei discorsi fatti in occasione dell'istituzione di una lapide commemorativa per i caduti della battaglia dell'Università. Parole inedite pronunciate dal rettore Edoardo Volterra, dal rappresentante del Partito d'Azione Massimo Massei e da un membro dello stesso gruppo clandestino dei sei martiri, lo studente Giuseppe Barbiere. Chiude il libro, infine, la cronaca della liberazione dell'Università, avvenuta il 21 Aprile 1945, anch'essa inedita.
Un libro che parla della guerra e di come l'hanno vissuta i giovani. Che scuote nel descrivere incertezze e paure che caratterizzavano quel mondo universitario oggi dato per scontato. Pagine che parlano di coraggio e di desiderio di libertà, raccontando un periodo che ha segnato indelebilmente la storia dell'Italia, di Bologna e della sua Università. Come dichiarò Edoardo Volterra: "Nella storia dell'Alma Mater Studiorum (...) vi saranno anche i nomi di coloro che hanno dato la vita per salvare questa civiltà e che hanno lottato con tutte le loro forze per quei principi di libertà, di solidarietà umana, di tolleranza, senza i quali non vi può essere progresso, non vi può essere civiltà".