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Di blog in blog dalla Casa Bianca all'Alma Mater

Mentre i più famosi autori di diari online invadono i centri del potere americano facendosi accreditare come giornalisti, Mauro Cremonini, ricercatore del Dipartimento di Scienze degli Alimenti, ha aperto un blog per comunicare meglio con i suoi studenti.
Un mappamondo a fianco a un tastiera di computer Sono informali, sarcastici, scapigliati e disorganizzati, ma nemmeno i governi li possono ignorare più, se è vero che Garret M. Graf, uno dei "diaristi" più famosi d'America è stato accreditato come giornalista a una conferenza stampa della Casa Bianca. Il fenomeno in questione è ovviamente quello dei blog, i diari online che hanno una storia lunga, legata già a Tim Berners Lee padre del Web, ma che sono conosciuti con questo nome da quando, nel 1999, Peter Merholz contrasse in "blog" le parole "web" (rete) e "log" (diario di bordo) introdotte da Jorn Barger due anni prima.

I blog - null'altro che finestre sul web dove confluiscono a diversi ritmi di aggiornamento link, commenti e pensieri personali - in Italia non hanno ancora raggiunto la diffusione capillare registrabile negli States, ma presentano comunque un ventaglio di versioni ampio come il novero di persone che, tra il serio e il faceto, hanno deciso di condividere le loro storie e le loro fedi con gli internauti: ci sono blog di grandi firme del giornalismo, come per esempio Pino Scaccia, inviato Rai in America; ci sono blog di esponenti politici, come il leader dell'Ulivo Romano Prodi; ci sono blog di costume, come quello dello showman Platinette; e ci sono centinaia di blog di persone comuni, impegnate a raccontare esperienze di viaggio, letture, incidenti domestici, scoperte politiche o semplici curiosità degne di uscire dal privato.

Un universo un po' anarchico, pullulante di novità giornaliere, dove non poteva mancare un esperimento universitario: quello di Mauro Andrea Cremonini, ricercatore del Dipartimento di Scienze degli Alimenti, che, dallo scorso 21 febbraio, ha scelto il blog per dialogare con i suoi studenti. "Assieme al prof. Giuseppe Placucci - racconta Cremonini - teniamo corsi a Bologna, Imola e Cesena e con i ricevimenti è un pasticcio: occorreva un canale veloce per comunicare con i ragazzi e segnalare tempestivamente eventi come lo spostamenti di un appello. Dato che mio cugino ha scritto un libro sui blog, mi è venuto naturale pensare a questo strumento". E così ora sono online lucidi sulle lezioni, date d'esame, commenti ai risultati e risposte a domande arrivate via mail: novità con cui, grazie agli Rss, gli studenti possono restare automaticamente aggiornati installando un aggregator sul loro Pc. Nomi difficili questi ultimi, ma per tecnologie semplici da utilizzare dal lato utente, che permettono allo studente di essere informato sulle news più recenti senza nemmeno dover visitare il sito su cui sono pubblicate.

"La novità - commenta Cremonini - deve ancora fare i conti con studenti non sempre edotti all'informatica, ma mano a mano che la comunichiamo aumentano i riscontri e qualcuno mi ha già contattato su Icq attraverso i recapiti che ho diffuso sul sito". Risultato? "Il dialogo è meno ingessato", risponde il docente che già ha in mente qualche idea per il futuro: "Mi limiterò sempre a comunicazioni di utilità - conclude - ma mi è già venuta voglia di segnalare articoli di chimica particolarmente utili e programmi informatici per facilitare i contatti".