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Calzolari: "grande sgomento e profondo dolore"

Tragedia al Dipartimento di Matematica dove otto colpi di pistola hanno ucciso uno studente ventiduenne. L’assassino si è costituito poco dopo. Molti i messaggi di cordoglio e unanime la commozione delle autorità, dei docenti e degli studenti.
I fiori deposti dagli studenti di fronte all'ingresso di matematica

Tutto è successo nell’arco di trenta minuti dalle 18 e 15 alle 18 e 35. Martedì 12 luglio, durante una sessione di esami, presso il Dipartimento di Matematica di Porta San Donato, al settimo piano dell’edificio un ragazzo di 22 anni è stato ucciso con 8 colpi di pistola. Studiava matematica ed era al terzo anno, Riccardo Venier, originario di Monghidoro, che abbinava all’interesse per l’informatica la passione per la musica. Aveva appena sostenuto l’esame di Meccanica razionale 2 con la professoressa Emanuela Caliceti. A sparare un altro ragazzo di dieci anni più grande, che venti minuti dopo, ancora in preda allo choc si è consegnato alla Polfer di via Bovi Campeggi.

Sul posto é arrivato anche il rettore Pier Ugo Calzolari, che appresa la notizia é rientrato di corsa da Cesena. "Siamo sconvolti", ha detto Giovanni Dore il Direttore del Dipartimento, una piccola comunità in cui tutti si conoscono e in cui è spesso informale il rapporto tra docenti e ragazzi. Il prorettore agli studenti Paola Monari si è trattenuta a lungo in Dipartimento con il Direttore, il preside Lorenzo Donatiello, colleghi e ragazzi. "Siamo increduli e sconvolti – ha dichiarato il prorettore ai cronisti presenti - un episodio irrazionale e assurdo in un tranquillo pomeriggio". "Ora il nostro compito è stare vicino ai ragazzi, ai compagni di corso della vittima, sono situazioni molto difficili che hanno bisogno di assistenza".

"E' con grande sgomento e profondo dolore - ha dichiarato questa mattina Calzolari - che prendo la parola sul tragico fatto di sangue consumatosi ieri all’interno della nostra università. La vita di un giovane, di un nostro studente, spezzata in questo modo non può provocare altro che strazio. L’ateneo è turbato e attonito, poiché, inerme, è stato teatro di un dramma consumatosi tra due giovani.
Il nostro primo pensiero va alla famiglia della vittima, ma sono nel nostro cuore e al centro delle nostre attenzioni anche gli studenti e i docenti che sono stati spettatori di un fatto che ha così profondamente alterato la quiete degli studi.
Forniremo la massima collaborazione, ovviamente, agli organi dello Stato preposti alle indagini".

Lezioni ed esami che avrebbero dovuto svolgersi nei locali del dipartimento sono temporaneamente stati spostati in altre aule. Di fronte all'edificio i mazzi di fiori deposti mercoledì pomeriggio raccontano la commozione della comunità studentesca.