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Augusto Cavina è il nuovo direttore del Sant’Orsola

Investito di incarichi organizzativi dal 1985, Augusto Cavina è l’uomo scelto da Ateneo e Regione per succedere a Paolo Cacciari alla guida del policlinico Sant’Orsola. Entrerà in carica a partire dal prossimo ottobre.
Augusto Cavina

La Regione Emilia-Romagna e l'Università di Bologna hanno concordato di nominare Augusto Cavina alla direzione generale dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria "Sant'Orsola-Malpighi". "La scelta - recita il comunicato - è conseguente a un'attenta valutazione delle competenze e della professionalità del dottor Cavina che costituiscono una garanzia per la qualificazione del Sant'Orsola-Malpighi, la principale struttura ospedaliera regionale, punto di eccellenza per la ricerca, la formazione e l'assistenza sanitaria regionale e nazionale". A completamento dell'iter di nomina, seguiranno i necessari atti formali.

Il dottor Augusto Cavina, nato a Imola nel 1946, attualmente è direttore operativo dell'Area Vasta Emilia nord per la promozione e il governo delle iniziative mirate alla razionalizzazione della spesa sanitaria. Prima, dal 2001 al 31 dicembre 2003 è stato direttore generale dell'Azienda Usl di Bologna.

Laureato in medicina e chirurgia all'Università di Bologna, ha conseguito la specializzazione in igiene e medicina preventiva, in tecnologie biomediche, in igiene e tecnica ospedaliera. Dopo aver svolto la professione di medico presso l'ente "Ospedali di Bologna" e presso l'Usl 28 Bologna nord, ha cominciato a ricoprire incarichi organizzativi a partire dal 1985, all'interno dell'Usl 23 di Imola, in qualità di vicedirettore sanitario. Sempre a Imola è stato direttore sanitario e responsabile del Servizio di assistenza ospedaliera e, infine, coordinatore sanitario. Tra il 1994 e il 2001 è stato prima direttore sanitario e poi direttore generale del policlinico di Modena.

È autore di numerose pubblicazioni e ha preso parte a commissioni e gruppi di lavoro regionali (Commissione oncologica regionale; commissione per la definizione dei livelli minimi di assistenza; presidente della commissione regionale per le verifiche dei requisiti minimi delle strutture pubbliche e private di cardiochirurgia). Nella definizione del terzo piano sanitario regionale 1999-2001 è stato coordinatore del gruppo di lavoro sull'organizzazione dell'assistenza intensiva perinatale e pediatrica e coordinatore del gruppo di lavoro sull'organizzazione del sistema emergenza-urgenza territoriale 118.