"The Broker è la storia di un uomo che corre, che scappa, che deve fuggire. Appena sono venuto, mi sono convinto che Bologna era un posto ideale per nascondersi". John Grisham spiega così la scelta di Bologna come sfondo di The Broker, il suo ultimo romanzo che narra la doppia fuga di un negoziatore corrotto: dai servizi segreti che lo vogliono uccidere e dal suo passato di depravazione morale.
L’autore, che, per il volume di vendita dei suoi romanzi, è stato definito "mostruoso" da Gian Arturo Ferrari, direttore della divisione libri di Mondadori, racconta di aver visitato tre volte di seguito la città. A luglio per acquistare libri e documentazioni fotografiche. Ad agosto per passeggiare nel deserto quartiere universitario. E, infine, a settembre per definire gli ultimi dettagli con gli sfondi delle vie piene di passanti. "Grisham – ha spiegato il Rettore, Pier Ugo Calzolari, introducendo lo scrittore – è arrivato a contare le arcate del portico di San Luca, che scopriamo essere 666". "Grisham – ha inoltre proseguito Calzolari – ha saputo intravedere la naturale conformazione di Bologna a ospitare eventi misteriosi".
Oltre che di The Broker, le domande di Franco Minganti, docente di letteratura americana all’Università di Bologna, hanno spinto Grisham a parlare anche del suo impegno umanitario (a favore della libertà di stampa e, recentemente, a favore delle vittime dell’uragano Katrina), della sua passione per il baseball e dei suoi rapporti con la cinematografia e con la critica. Si scopre così che anche nella carriera dell’ex numero uno per le vendite (ora in testa c’è Harry Potter), ci sono delle parentesi negative. "Avevo scritto una sceneggiatura su una lega giovanile di baseball – racconta Grisham – ma nessuno studio hollywoodiano aveva voluto produrla. Così ho deciso di produrla io. Ho speso un sacco di soldi, ma nessuno ha voluto vedere il film e, ora che è uscito il dvd, nessuno lo acquista".
Da Bologna, l’autore americano se n’è andato con la Turrita d’Argento conferitagli dal Sindaco Sergio Cofferati. E’ il riconoscimento che il Comune riserva alle personalità non bolognesi che hanno valorizzato la città. Servirà per indurre Grisham a dedicare altre pagine alle due torri, come Minganti gli ha esplicitamente chiesto? "Il pubblico è abituato a chiedere sempre di più – ha risposto il giallista americano – e io ho sempre lasciato il finale aperto a possibili sequele". C’è poi la possibilità di un film ispirato a The Broker. "Se si girasse – ha concluso lo scrittore – sarebbe ambientato qui e io tornerei per presentarlo. Ingrassando sicuramente altri dieci chili".