Sua Santità Alessio II, Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, ha ricevuto oggi, in due momenti, la delegazione dell’Università di Bologna composta dal Rettore Pier Ugo Calzolari e dal prof. Andrea Zanotti, in rappresentanza della Facoltà di Giurisprudenza che ha conferito la laurea honoris causa al Patriarca. A completametno della delegazione, c’era il senatore Dante Stefani, che conosce il Patriarca da molto tempo, il direttore dell’Istituto di Scienze Religiose prof. Alberto Melloni, e padre Tommaso Toschi, che ha portato il saluto del cardinale Caffarra.
Il Patriarca li ha ricevuti, insieme alle autorità, al termine della solenne liturgia in onore dei Santi Cirillo e Metodio nella basilica dell’Ascensione in Cremlino, e ha avvertito che avrebbe desiderato incontrare la delegazione bolognese successivamente per un colloquio riservato e più esteso, cosa che è avvenuta un’ora dopo, nel palazzo del Patriarcato all’interno del Cremlino, accanto alla basilica dell’Ascensione.
"Il colloquio è stato lungo e di grande amabilità – afferma il rettore –. Il Patriarca ha esordito ringraziando per la cortesia della visita e per l’onore che l’Università di Bologna gli aveva riservato assegnandogli la laurea in diritto canonico. Alessio II ha formulato la speranza che la cerimonia possa tenersi a Bologna in tempi rapidi, perché questo è il suo vivo desiderio". Il rettore ha affermato che "l’Università di Bologna non ignora che la storia consiglia pazienza e che condivide l’auspicio, già espresso peraltro dal Patriarca, che l’Alma Mater e la città possano gioire della visita del Patriarca. Il prof. Zanotti ha aggiunto che il voto è stato espresso dalla Facoltà di giurisprudenza per acclamazione, caso unico nella storia recente, e che ciò intendeva rappresentare una manifestazione di questa speranza.
Quel gesto voleva significare anche l’alto apprezzamento per la ricostruzione della Chiesa martire di Russia che con tanta evidente efficacia e attrazione di vasti consensi il Patriarca sta attualmente conducendo. Il Patriarca ha risposto che la Chiesa di Russia sta vivendo un periodo di vero rinascimento sul terreno della fede, fecondata dal sangue dei suoi martiri". Al Rettore che lo informava che "tra le componenti della decisione dell’Alma Mater si deve leggere anche l’aspirazione di tutte le grandi istituzioni storiche europee confessionali e culturali alla collaborazione per contrastare il dilagare di imponenti fenomeni di paganizzazione della società europea", il Patriarca rispondeva che aveva "apprezzato questa intenzione, già espressa nella lettera di annuncio della laurea e che guardava con preoccupazione lo sgretolamento dei valori sui quali era stata fondata l’identità storica e culturale dell’Europa".
Per rendere rendere più produttiva l’attesa della visita a Bologna, la proposta dell’Alma Mater è stata – afferma il rettore - "di organizzare un percorso culturale volto ad alimentare la conoscenza reciproca e a portare i nostri giovani a comprendere la grande spiritualità orientale, che fu uno dei fondamenti su cui si edificò l’identità europea e che tuttora ne costituisce elemento imprescindibile. Il Patriarca ha accettato di buon grado di collaborare a questo progetto, delegando immediatamente come suo rappresentante il Parroco di San Clemente di Mosca, il reverendo Leonid.
La Chiesa di San Clemente Papa sarà sottoposta ad un’opera di restauro completo, contando sugli aiuti di alcuni generosi bolognesi, coordinati da Pare Toschi e sul supporto del sen. Stefani". Il prof. Alberto Melloni ha recato in dono al Patriarca il primo volume dell’edizione critica dei primi sette Concili ecumenici, ultima opera del prof. Alberigo. Infine il Rettore si è congedato con l’augurio "ad multos annos", cui il Patriarca ha aggiunto, correggendo: "tutto ciò che Dio vorrà".