Bioremediation, ovvero le proceduere e le tecniche per riportare in vita terreni e ambienti marini contaminati da agenti inquinanti: dai pericolosi danni generati dagli scarichi e dai rifiuti industriali, fino ai disastri ambientali causati da petroliere arenate e affondate.
Da mercoledì 3 a sabato 6 settembre, a La Canea, sull'Isola di Creta, esperti e studiosi in arrivo da tutto il pianeta si ritroveranno per discutere di questo tema, sempre più centrale per la preservazione dell'ambiente e degli ecosistemi naturali.
Bioremediation, giunta quest'anno alla sua quarta edizione, è una conferenza organizzata dalla Facoltà di Ingegneria dell'Università di Bologna assieme al Dipartimento di Ingegneria Ambientale della Technical University of Crete e al Groundwater Protection and Restoration Group del Kroto Research Institute - The University of Sheffield.
Fittissimo e articolato il programma della conferenza. Le presentazioni e gli interventi degli invitati sono pensati per approfondire gli ultimi e più moderni sviluppi delle tecnologia per i trattamenti di bioremediation su ogni tipo di ambiente e per svariati casi di contaminazione. E non verranno trascurati, ovviamente, gli strumenti e le metodologie per il monitoraggio, microbiologico, genetico ed ecotossicologico, dei processi di recupero una volta messi in atto.
Nutrita la presenza di docenti e ricercatori dell'Università di Bologna a La Canea. Saranno coinvolti in particolare il DICASM - Dipartimento di Chimica Applicata e Scienza dei Materiali della Facoltà di Ingegneria e il Dipartimento di Biologia della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali.