Logo d'ateneo Unibo Magazine

Bamir Topi in visita all'Alma Mater

Il Presidente della Repubblica di Albania ha tenuto una lectio magistralis alla Facoltà di Agraria e ha tagliato il nastro, con il Rettore Ivano Dionigi e il Preside Andrea Segrè, delle nuove serre del complesso di Via Fanin

All’incontro hanno partecipato il Rettore Ivano Dionigi e il Preside della Facoltà Andrea Segrè assieme a docenti e studenti italiani ed albanesi.


"L’Albania – ha detto Topi - è membro della NATO, è parte attiva delle comuni istituzioni europee quali il Consiglio d’Europa, l’OSCE, è parte di iniziative regionali o progetti di sviluppo, nonché è prossima a ricevere lo status di paese candidato per l’adesione all’Unione Europea". Il Presidente ha poi aggiunto: "Il nostro è un progetto europeo non isolato e non va inteso solo come una relazione bilaterale tra l’Albania e l’UE, ma è qualcosa di molto più vasto. La regione in cui viviamo ha delle specificità che implicano e determinano le nostre priorità euro-atlantiche nella politica europea".  Bamir Topi ha poi analizzato il ruolo dell’Albania nel contesto europeo e balcanico e il rapporto con l’Italia.

"Le nostre economie necessitano di un sostegno reciproco attraverso la creazione di spazi per un libero mercato e una libera circolazione delle merci e delle idee, di scambi nell’ambito della scienza e della tecnologia, nonché l’allestimento di una rete effettiva infrastrutturale tra tutti i paesi dell’area. Il progetto del Corridoio 8 per collegare la nostra area con l’Italia, quello dell’Armo per la conduzione del gas ed altri progetti nel campo del turismo, delle infrastrutture, dell’energia  e della tecnologia, sono e rimangono le nostre priorità".


Poi il Presidente dell’Albania è entrato nel vivo dei rapporti con l’Alma Mater e la Facoltà di Agraria. "L’Università di Bologna e in particolare il gruppo di ricerca guidato dal professor Andrea Segrè, è molto attiva nell’area dei Balcani, sia per quanto riguarda i corsi di specializzazione nell’analisi dei sistemi agricoli e delle politiche di sviluppo sostenibile, sia per i progetti di studio e di sviluppo. Vanno menzionati, in questo contesto, i workshop, i diversi corsi master e le summer school organizzati da Uniadrion, una rete che collega 29 università del bacino dell’Adriatico e dello Ionio, e gli studi intrapresi da parte del Centro per l’Europa Centro-Orientale e Balcanica; iniziative che sono nate e si sono sviluppate con il sostegno dell’Università di Bologna e alle cui attività hanno partecipato molti studenti albanesi".  Sulla Scuola di dottorato dell’Alma Mater in "Collaborazione Internazionale e le Politiche dello Sviluppo Sostenibile", coordinata dal professor Andrea Segrè, Topi ha ricordato che "ogni anno si riscontra un rapporto bilanciato tra gli studenti italiani e quelli dell’area dei Balcani". "Quest’anno hanno conseguito il titolo 3 dottorandi che sono attualmente impegnati  in qualità di docenti dei corsi master, nelle scuole estive e nei progetti dell’Università di Bologna".


Il Rettore Ivano Dionigi ha accolto il Presidente dell’Albania ricordando come la comunità degli studenti albanesi sia una delle più numerose e attive dell’Ateneo. "Ogni anno tra 800 e 900 studenti provenienti dall’Albania studiano nei nostri corsi di laurea; alcuni sono figli di famiglie che sono stabilmente residenti in Italia, ma quasi un terzo studiano a Bologna mantenendo la residenza in Albania e hanno forte desiderio di trovare futuro e prospettive nel proprio Paese di origine". "Accanto agli studenti – ha proseguito il Rettore - vorrei poi ricordare che sono numerose le attività di collaborazione scientifica, di scambio di studenti e docenti, di realizzazione di moduli congiunti, di innovazione didattica anche nel rapporto con la società e con le imprese". Infine il Rettore ha annunciato che da pochi giorni è partito un nuovo importante progetto di rete. "Il CINECA ha iniziato ad operare in stretta collaborazione con le autorità albanesi per un progetto ad un tempo infrastrutturale e strategico: si tratta della realizzazione della rete telematica a servizio degli Atenei di Albania,  della realizzazione di un centro di servizi per la gestione della rete e per l’internazionalizzazione e promozione del sistema della ricerca e della offerta didattica delle Università albanesi".


Al termine dell’incontro sono state inaugurate le nuove serre della Facoltà di Agraria. "Un progetto di un paio di milioni di euro – ha detto il Preside Andrea Segrè - in cui mi sono impegnato personalmente sin dall’inizio del mio mandato. Una Facoltà di Agraria senza serre è come un ospedale senza letti. L’area di 2450 metri quadrati servirà come laboratorio di sperimentazione e ricerca sul campo per gli studiosi della facoltà".