I dati resi pubblici dagli hacker sono informazioni molto generiche sulla didattica e sono state prese dal sito di un dipartimento ormai poco utilizzato.
I dati non provengono dai sistemi informativi e dai database dell'Ateneo e non contengono informazioni riservate. Si tratta in gran parte di informazioni reperibili liberamente anche sul portale dell'Università.
Le password che appaiono nel file degli hacker, che in qualche caso sono state decodificate, non sono quelle istituzionali (utilizzate per accedere alla posta elettronica e in generale ai siti e alle applicazioni informatiche dell'Ateneo): sono password che venivano utilizzate dai docenti solo nel suddetto sito per aggiornare le informazioni sui propri corsi.