Il videogioco è stato messo a punto registrando in un video il lavoro di una "sfoglina": si comincia dal "vulcano" di farina dentro il quale si aprono le uova, per si mischia il tutto per fare l'impasto e la sfoglia. Il giocatore, che viene ripreso con una webcam, si deve cimentare col tortellino passo dopo passo e solo se si destreggia correttamente con la sfoglia può passare al livello successivo.
Da un lato, quindi, la logica del videogioco, ma dall’altro l’intento di superarne i canoni estetici e contenutistici abituali: il giocatore infatti non si trova davanti ad una classica elaborazione grafica digitale, ma a fronteggiare una vera e propria narrazione filmica, reale e coinvolgente, con tanto di elementi di montaggio in stop-motion e disegni animati. Il tema del gioco, infatti, grazie all’intervento del Consorzio Università Città, unisce la sperimentazione tecnologica più avanzata al racconto di uno degli aspetti più tradizionali e caratteristici della cultura bolognese, come il facimento della ricetta del tortellino.