Tutte le discipline hanno una storia, tanto quelle umanistiche che quelle scientifiche. E spesso per risalirne le origini serve tornare indietro di molti secoli, quando ancora i libri stampati non esistevano o erano tanto rari che l'arte del manoscritto non era ancora andata perduta. Quelle pagine antichissime vengono chiamate "fonti".
Da pochi mesi, l'Università di Bologna ha un centro che le cerca, le analizza e le studia. Si chiama Centro RAM, dove la sigla sta per Ricerche e Analisi Manoscritti. "Vogliamo rendere questa parola misteriosa, 'fonti', di cui tanti studenti sentono sempre parlare, qualcosa di concreto", spiegano i responsabili Giovanni Feo e Francesca Roversi Monaco. Sono entrambi docenti Unibo, e da anni si occupano di paleografia - lo studio della storia della scrittura, soprattutto quella manoscritta - e storia. Con loro animano il Centro alcune ricercatrici del Dipartimento di Palografia e medievistica: Maddalena Modesti, Anna Sirinian, Chiara Aimi, Lorenza Iannacci, Flavia Manservigi, Melania Mezzetti e Annafelicia Zuffrano.
Gli ambiti di lavoro del Centro RAM sono sostanzialmente due. Il primo è quello della ricerca di testi manoscritti. "Qualunque disciplina, presa dal punto di vista storico, presenta un problema immediato: arrivare alle fonti, che spesso sono manoscritte", continuano i due responsabili. "Tanto per le esigenze interne dell'Università di Bologna che per eventuali richieste di privati, il Centro RAM è un punto di riferimento per tutto quanto riguarda il manoscritto: ricerca, riproduzione digitale, traduzione, trascrizione, datazione". Contatti con i principali archivi in tutta Europa permettono ai ricercatori di trovare praticamente qualunque tipo di testo.
Poi c'è l'attività di edizione di fonti antiche che riguardano la città di Bologna e la sua Università. "I prossimi progetti in cantiere riguardano i documenti notarili bolognesi del XII secolo, un'epoca di straordinaria importanza per la nostra storia, e le prime carte volgari della città".
La tradizione dello studio dei manoscritti a Bologna è antichissima. Qui venne dato alle stampe nel 1756 l’Arte di conoscere l’età dei codici, di padre Gian Grisostomo Trombelli, che può essere considerato il primo manuale di paleografia. E a Bologna, nel 1765, fu istituita la prima cattedra universitaria di Paleografia in Italia e in Europa. Da allora, la ricerca e lo studio dei manoscritti ha proseguito quasi ininterrottamente fino ad oggi, e il Centro RAM si inserisce a pieno titolo in questa lunga tradizione.