Mauro Perani, docente di Ebraico al Dipartimento di Beni culturali dell'Università di Bologna, è stato insignito del titolo di Doctor Philosophiae Honoris Causa dell'Università Ebraica di Gerusalemme. L'ateneo israeliano ha così premiato il docente Unibo per il suo "grande contributo alla ricerca nel campo dei manoscritti ebraici e all'avanzamento di diversi campi degli studi ebraici, presente nei suoi libri e articoli, specialmente all'interno del progetto Ghenizà Italiana".
"Il progetto Ghenizà italiana, - si legge nella lettera inviata al prof. Perani e firmata dal Presidente e dal Rettore dell'Università Ebraica di Gerusalemme - nel quale lei è stato attivo come ricercatore dal 1984 e che ha diretto per due decadi, si era prefissato lo scopo di localizzare tutti i frammenti di manoscritti ebraici presenti in legature di libri e in archivi dell’Italia, mentre negli ultimi dieci anni ha esteso la sua attività a includere anche gli archivi di Gerona in Spagna. Questo progetto ha scoperto, fotografato e catalogato circa 13.000 frammenti di testi ebraici di vario contenuto che includono letteratura talmudica, commenti biblici, pensiero ebraico, lingua ebraica, storia ebraica e altri campi, ed alcuni anche opere finora sconosciute. Lei è stato il supervisore di questa vitale impresa, i cui frutti hanno costituito un contributo significativo all’avanzamento degli studi ebraici, con impressionante dedizione, professionalità e creatività, in stretta collaborazione con la Biblioteca Nazionale di Israele in Gerusalemme e molti studiosi dell’Università Ebraica".
La cerimonia di conferimento del titolo è in programma per il 16 giugno 2013, a Gerusalemme, presso l’anfiteatro Rothberg, nel Campus di Monte Scopus, in occasione dell'annuale convocazione dell'Università.
Mauro Perani è l'ultimo in ordine di tempo di una lista di illustri italiani a ricevere la laurea honoris causa dell'Università Ebraica di Gerusalemme. Prima di lui, nel 2009, il titolo era toccato al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, e nella lista figurano, tra gli altri, anche Umberto Eco, Carlo Ginzburg, Rita Levi-Montalcini e il cardinale Carlo Maria Martini.