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Presentato l'Osservatorio "Claudio Ceccoli" sui vizi e difetti del costruito

Illustrati i risultati del primo anno di attività di questo nuovo Centro di ricerca dipartimentale dell’Università di Bologna, unico in Italia, nato da una collaborazione con il Tribunale di Bologna

E’ stato presentato venerdì scorso con un incontro nella Sala dell'VIII Centenario, in Rettorato, il Centro di ricerca dipartimentale Osservatorio "Claudio Ceccoli", il primo in Italia, nato da una collaborazione fra l’Università di Bologna e il Tribunale per monitorare i vizi e i difetti delle costruzioni oggetto di contenzioso e cause civili e/o penali.

Il Dipartimento di ingegneria civile, chimica, ambientale e dei materiali (DICAM) fornisce le competenze tecniche, il Tribunale mette a disposizione le cause e gli accertamenti tecnici preventivi come elementi di analisi e studio. Negli ultimi cinque anni gli operatori economici legati al mondo delle costruzioni hanno generato un fatturato compreso fra i 350 ed i 380 milioni di euro annuo corrispondente circa al 18 per cento del PIL nazionale e circa il 70/80 per cento dei procedimenti in corso presso il Tribunale di Bologna ha proprio come oggetto l’ambito delle costruzioni.

L’Osservatorio si propone come strumento operativo concreto per il miglioramento dei processi decisionali, operativi ed economici nel settore delle costruzioni e al contempo razionalizzare e velocizzare i tempi e la conduzione del contenzioso e delle relative cause legali legate al mondo dell’edilizia.

"Uno degli obiettivi dell’Osservatorio - spiega il professore Tomaso Trombetti, docente di Tecnica delle costruzioni dell’Alma Mater - è quello di creare una conoscenza organizzata ed integrata del contenzioso in essere in materia di appalto e compravendita aumentando la consapevolezza degli attori che sono appaltatori, professionisti e committenti in relazione ai rischi espliciti e impliciti che si possono verificare nell’attività edilizia. Questo può avvenire a nostro avviso attraverso l’individuazione di un unico linguaggio capace di dialogare con gli stessi riferimenti giuridici e tecnici e costituendo una conoscenza di base attraverso l’analisi dei casi già svolti. Un ulteriore obiettivo di tipo scientifico-didattico è quello di conoscere gli errori di tipo progettuale al fine così di migliorare sia l’insegnamento che le relative tecniche edilizie. Le procedure sviluppate dall'Osservatorio contribuiscono concretamente ad agevolare attraverso l'informatizzazione il rapporto fra gli addetti ai lavori e i cittadini e la pubblica amministrazione in linea con l’idea di Bologna Smart City".