Ricordare perché non accada più: giornata della memoria 2013
Anche quest’anno l’Università di Bologna partecipa con alcune iniziative alle celebrazioni per non dimenticare la Shoa
"Sopravvivere è un caso, rivivere è una scelta". Lo afferma Shaul Ladany, ebreo ungherese nato a Belgrado nel 1936 scampato alla morte due volte: nell’attentato al villaggio olimpico di Monaco nel 1972 e prima nel campo di concentramento di Bergen-Belsen. Sarà lui l’ospite di un incontro, presso la sede dell’Istituto Parri di Bologna (via Sant’Isaia 20) sabato 26 gennaio alle ore 19. Ad introdurlo Andrea Schiavon. L’evento, organizzato dall’Alma Mater sede di Forlì e dal Dipartimento di sociologia e diritto, dall’Ambasciata di Israele e dall’Istituto storico Parri, gode tra gli altri del patrocinio della Presidenza della Repubblica.
Le celebrazioni proseguiranno lunedì 28 gennaio, a Forlì con una marcia della memoria (ore 8,15) degli studenti guidata dallo stesso Shaul Ladany. Dall’ex carcere politico delle SS nell’ex brefotrofio di Viale Salinatore, al carcere mandamentale della Rocca all’Ex Albergo del Commercio (campo provvisorio degli ebrei) di Corso Diaz, fino al Parco della Resistenza dove alle 9,30 si terrà la cerimonia con le autorità cittadine.
Alle ore 10,15 presso il Salone comunale di Forlì si terrà il Seminario internazionale dal titolo "Memoria e l’arte del servizio". Concluderà la giornata alle 19 un concerto Suoni di fuoco e silenzio.
Sempre a Forlì presso il Comune verrà allestita, dal 25 gennaio al 1 febbraio, per gentile concessione dell’Ambasciata di Svezia in Italia, la mostra su Raul Wallenberg, il diplomatico svedese che tanto si adoperò per salvare la vita a decine di migliaia di ebrei, minacciati dalla furia delle persecuzioni naziste a Budapest. L’esposizione è visitabile negli orari di apertura del Comune.
E celebra la Giornata della Memoria anche il Dipartimento delle Arti, che domenica 27, alle 16, ospita a Palazzo Marescotti la conferenza di Valentina Pisanty "Dal risentimento alla memoria". Seguono letture di testi di Jean Améry a cura di Oscar De Summa.
Infine, sempre domenica 27, alle 16,30, presso il Circolo degli Ufficiali (via Marsala, 12 - Bologna) è in programma la presentazione del libro "Sotto falso nome. Scienziate italiane ebree (1938-1945)", scritto dalla docente Unibo Raffaella Simili. Prima della presentazione andrà in scena lo spettacolo "Edith Stein: La settima stanza", con Silvana Strocchi e Monia Fucci, voce fuori campo di Nicola Fabbri, drammaturgia di Gregorio Scalise.