"L'Università di Bologna investe molto nelle relazioni con la Cina: siamo lieti di ospitare più di 700 studenti Cinesi e un numero crescente di dottorandi del Chinese Scholarship Council, così come di poter offrire ai nostri studenti opportunità di scambio accademico, programmi congiunti con importanti Università cinesi, numerose possibilità di incontro con la lingua e la cultura cinese". Con queste parole il rettore dell'Alma Mater Ivano Dionigi ha salutato questa mattina il vice ministro dell'Istruzione della Repubblica Popolare Cinese Lin Huiqing, in visita all'Università di Bologna assieme a una delegazione del Ministero Cinese dell'Istruzione e dell'Ambasciata cinese in Italia.
Durante l'incontro si è discusso dell'Assicurazione della Qualità dei corsi di studio, presentando tra l'altro il curriculum internazionale Unibo in Health Economics and Management. "Nel nostro piano strategico sull'internazionalizzazione - ha continuato il Rettore nel suo intervento - è obiettivo fondamentale fare sì che i nostri laureati possano acquisire profili riconosciuti internazionalmente e maturare competenze interculturali che consentano loro di lavorare ed operare come cittadini in un contesto globale. Tutti i nostri 212 corsi di studio dovranno progressivamente prevedere una forte dimensione internazionale: oggi abbiamo più di 40 corsi il cui curriculum è multilingue ed integrato con quello di altre Università estere (in Cina Tongji e l'Art Institute di Nanchino sono notri partner), di questi 18 sono offerti interamente in lingua inglese".
Con il Rettore ad accogliere la delegazione cinese c'erano il prorettore alle Relazioni internazionali Carla Salvaterra, il presidente della Associazione Collegio di Cina Roberto Grandi, la co-diretttrice dell’Istituto Confucio di Bologna Xu Yumin, il presidente della Scuola di medicina Luigi Bolondi e i docenti Unibo Daniele Fabbri, Giovanna Cenacchi, Carla De Giovanni, Angelo Stefanini e Marco Seri.