Arrigo Rudi, l'architetto erede di Carlo Scarpa, è il protagonista della nuova mostra ospitata nella Chiesa dello Spirito Santo di Cesena e promosso dal Dipartimento di Architettura dell'Alma Mater. La mostra - "Arrigo Rudi. L'architetto in opera" - inaugura questo giovedì, 4 aprile, alle 17,30, e resterà aperta a ingresso gratuito fino a domenica 19 maggio (dal lunedì al venerdì dalle 16,30 alle 19,30, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16,30 alle 19,30).
La mostra è nata all'Università Iuav di Venezia ed è stata esposta per la prima volta nel marzo dello scorso anno a Verona. Questa nuova esposizione presenta un allestimento rinnovato, pensato da Simone Barnaba Rudi (figlio di Arrigo Rudi) con Daniele Balzanelli, Agnese Fantini, Giovanni Poletti, Paolo Porcu, Giuseppe Risegato, Andrea Venturini e Sergio Gallina.
L'esposizione onora l'ingegno di un uomo che cercava il dialogo e testimonia principalmente il suo personale percorso volto alla ricerca più di un modello nuovo dell’architetto prima ancora che dell’architettura stessa. In questo l'impegno di Arrigo Rudi in diverse tematiche disciplinari risulta di una chiarezza esemplare e dimostra la capacità di incarnare un nuovo ruolo dell’architetto nella società contemporanea.
Arrigo Rudi ha insegnato a Venezia allo Iuav. Allievo di Carlo Scarpa e poi suo collaboratore nel restauro e nel riordino museale di Castelvecchio (1958-1964) e nel complesso progetto per la sede della Banca Popolare (1974-1978), che porterà a termine dopo la prematura scomparsa di Scarpa nel 1978, è stato attento e puntuale osservatore dei fatti veronesi, polemista stimato (e temuto), non solo in ambito locale. In cinquant'anni di attività, tra interventi urbanistici, nuovi edifici, restauri, sistemazioni di musei, allestimenti ha realizzato ben oltre duecento opere. Soprattutto fu erede di Scarpa nell'allestire musei: per ricordarne solamente alcuni, il Lapidario Maffeiano in Bra a Verona, il Palazzo Farnese a Piacenza e il Castello di Malcesine.
Nella mostra si intrecciano il lavoro compiuto con Carlo Scarpa, i progetti per gli allestimenti espositivi e museali, le mostre alla Gran Guardia e a Castelvecchio, l'Expo di Siviglia, le sistemazioni museali, tra cui quelle per Santa Giulia a Brescia e per il museo Estense a Modena, i progetti per edifici pubblici e privati, il restauro di complessi monumentali. E per raccontare l'eclettico Rudi scorreranno anche filmati tratti dalle sue personali interpretazioni nei film dell'amico regista Augusto Tretti.
L'esperienza di Arrigo Rudi costituisce una pagina significativa e illuminante dell’architettura italiana, sia per il rigore che per la coerenza dimostrata nella sua professione. Il suo intendere l’architettura è stato profondo e sempre lontano dal clamore mediatico. Le sue idee, le sue costruzioni, che non solo testimoniano le sue acute intuizioni e le sue soluzioni chiarificatrici, attestano la profonda sensibilità verso il mondo dell’arte e soprattutto una grande capacità nel trasmettere le conoscenze dell’architettura, capacità esercitata nella sua instancabile attività di professore all'Istituto Universitario di Architettura di Venezia.
La mostra, che vuole anche essere un'occasione per una più ampia riflessione sull'architettura, è stata sostenuta, oltre che col contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Cesena e con la collaborazione di Ser.In.Ar., dallo straordinario contributo di Romagna Iniziative.