Parte domani sera, mercoledì 10 aprile, ore 21, ai Laboratori delle Arti (ingresso libero), il progetto de La Soffitta "Enzo Moscato. Per Eduardo", a cura di Marco De Marinis. Tra i capofila della nuova drammaturgia napoletana, Enzo Moscato sarà protagonista di "Ritornanti", recital/reading da "Spiritilli", "Trianon", "Cartesiana". Al termine dello spettacolo è in programma un incontro con l'attore.
"Ritornanti" è un titolo preso a prestito da Anna Maria Ortese, che con questo nome descrive i folletti, gli spiritilli, che abitano la città di Napoli. "Ri-tornare, ri-percorrere, ri-sentire, ri-pronunciare, è, forse, l’atteggiamento che pratico di più, e più spesso, con le mie cose di teatro", spiega Enzo Moscato.
"Del resto - continua poi -, nessuna parola già detta andrebbe abbandonata mai, in teatro. Nessun movimento, nessun gesto, nessun respiro, già vissuti, dovrebbero venir considerati finiti, de-finiti, esautorati. Morti. Il nomadismo della ricerca, lo spostamento continuo del limite attraverso i suoi territori, non dovrebbe esser disgiunto mai dal rassicurante, naturale, portarsi appresso sempre le proprie cose, il proprio passato, le proprie masserizie, ideologiche o grammaticali: passi già percorsi, sentieri già battuti, contagi e mali già esperiti, o, magari, chissà?, per quale grazia o imperscrutabile sventura, già scampati, mai avuti. Non per riproporli, certo, così come sono o come sono stati, bensì per fare esattamente il contrario: farli agire, respirare, dibattersi, accanto o dentro un nostro spirito cambiato, nuovo; accanto o dentro un nostro differente modo di capirli o percepirli, e, con essi, con questi "altri" sentimenti, investirli, nutrirli, vivificarli. In una parola: ri-amarli. E, attraverso noi, sperare che anche il pubblico sia colto dallo stesso, medesimo, irresistibile 'coup de foudre'"