Come mai quest’anno è stata scelta la nostra città?
"La Marconi Society, la Fondazione americana, fondata da Gioia Marconi, titolare del premio che è come un Nobel per l’ICT, è da molto tempo legata alla Fondazione Marconi italiana, sia per attività svolte in comune, sia in riconoscimento dell’importanza culturale e storica di Villa Griffone e del suo museo. E’ così che periodicamente il Prize fa tappa a Bologna. In una occasione passata vennero premiati i due fondatori di Google, in questa Martin Cooper. Due designazioni di tutto riguardo che onorano Bologna".
Quest’anno il premio sarà assegnato a Martin Cooper, l’inventore del primo cellulare, che in un certo senso "deve" qualcosa ad altri due inventori italiani Antonio Meucci e Guglielmo Marconi. Come mai?
"Ciò che fece Martin Cooper col suo team in Motorola è stata la prima telefonata da un radiotelefono ad un numero della rete fissa. Per la parte radio già Marconi e poi a seguire la sua ed altre aziende avevano sviluppato sistemi per parlare via radio, ma sempre tra terminali dello stesso tipo. Con Cooper si apre la possibilità di usare indifferentemente un telefono mobile ed uno fisso per gli stessi scopi e senza limitazioni. Quanto la telefonia fissa debba a Meucci è stato anche riconosciuto qualche anno fa dalla Suprema Corte Americana che ha posto fine alla secolare disputa con Alexander Graham Bell, grazie all’impegno dello scienziato italiano Basilio Catania, che è oggi ricordato, assieme all’inventore Meucci, nel Museo Marconi. L’incontro tecnologico tra Marconi e Meucci ha dato origine ad uno dei più straordinari business dei nostri tempi, che ha cambiato radicalmente il nostro modo di comunicare".
In occasione della manifestazione è stato anche organizzato un contest per l’ideazione di una app. Come funziona e come si partecipa?
"La partecipazione era estesa a tutti. Sono stati selezionati tre team che ci stanno proponendo la loro soluzione. Il vincitore sarà premiato nella serata di gala. Si tratta di app per smartphone che hanno lo scopo di ricordare l’opera di Marconi attraverso un gioco che possa appassionare".