Oltre centotrenta fisici, ricercatori e ricercatrici italiane dell’esperimento ATLAS, si incontreranno a Bologna, presso il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università, da martedì prossimo, 14 gennaio, fino a giovedì 16.
ATLAS è, con CMS, uno dei due esperimenti che, studiando le collisioni tra protoni ad altissima energia all’acceleratore LHC (Large Hadron Collider) del CERN di Ginevra, ha scoperto, nel luglio del 2012, una particella fondamentale nota come particella di Higgs. L’importanza di questa scoperta è stata riconosciuta con l’assegnazione del premio Nobel per la fisica 2013 ai teorici che per primi ne hanno ipotizzato l’esistenza.
L’incontro di Bologna sarà l’occasione per mettere a punto le ricerche che, a partire dal prossimo anno, indagheranno le interazioni tra protoni ad una energia quasi doppia rispetto a quelle disponibili fino ad ora e per definire le strategie dell’esperimento in vista di prestazioni ancora più elevate in intensità previste per LHC negli anni futuri.
"Si tratta di una esperienza importante per la comunità scientifica italiana - afferma Anna Di Ciaccio, rappresentante della comunità italiana dell’esperimento ATLAS - che si propone importanti obiettivi: continuare a mantenere un alto profilo scientifico di partecipazione all’esperimento, quale è stato fino ad ora, dare una formazione qualificata e competitiva ai nostri ricercatori più giovani e cercare una più stretta collaborazione con le industrie per il trasferimento alla società dei nostri avanzamenti tecnologici".
L’incontro è organizzato dall’Università di Bologna e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, che coordina per l’Italia la ricerca dei costituenti fondamentali della materia e delle loro interazioni.