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Franco Vaccari in Salaborsa per Arte Fiera

L'artista e fotografo è il protagonista per il 2014 della serie dedicata a richiamare in scena i protagonisti delle Settimane internazionali della performance. In anticipo o concomitanza con lo spirito del ’68, Vaccari è stato un risoluto credente nella "morte dell’arte"
Franco Vaccari in Salaborsa per Arte Fiera

E' l'artista e fotografo Franco Vaccari l'ospite per il 2014 del ciclo di incontri che l'Università di Bologna, con il suo Dipartimento delle Arti, organizza ogni anno in occasione di Arte Fiera. L'incontro è in programma per venerdì 24 gennaio, dalle 21, nell'Auditorium Enzo Biagi della Salaborsa.

Dopo gli incontri con Marina Abramovic (2011), Luigi Ontani (2012) e Arrigo Lora Totino (2013), proseguie quindi la serie dedicata a richiamare in scena i protagonisti delle Settimane internazionali della performance che, dal 1977 fino al 1982, si tennero alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna. Le serate erano condotte da Francesca Alinovi e Roberto Daolio, entrambi scomparsi, per cui spetta al superstite Renato Barilli rievocarle, anche nel loro nome.

In anticipo o concomitanza con lo spirito del ’68, Vaccari è stato un risoluto credente nella "morte dell’arte", non ha mai impugnato un pennello ma solo gli strumenti tecnologici della foto, della cinepresa e del video, oltre all’assunzione diretta di materiali concreti per ricavarne installazioni umorose e divertenti, da lui denominate "operazioni in tempo reale".

Nella conversazione con Barilli, Vaccari percorrerà il lungo arco di queste imprese, da lui numerate accuratamente, fino a contarne a tutt’oggi una quarantina. Si parte con la prima, in cui ha documentato i vari aspetti di un viaggio da Modena a Bologna per approdare alla Galleria Duemila, esibendo come glorioso trofeo il biglietto del treno e altri reperti. Poco dopo, invitato da Barilli alla Biennale di Venezia del 1972, l’artista vi ha svolto la sua operazione più famosa, piazzando nel suo spazio una cabina photomatic e invitando i visitatori a farsi riprendere, con pose tali da mettere in luce le loro doti di una creatività spontanea.

Infatti Vaccari parte dal presupposto che la tecnologia di oggi risulti particolarmente utile a indagare sul nostro inconscio, fornendone una parziale rivelazione. Come è avvenuto proprio nella Settimana del ’77, in cui l’artista ha invitato i visitatori della GAM a fermarsi in loco e a passarvi una notte, senza dubbio frequentata da sogni, che poi al mattino dovevano cercare di fissare in appunti e disegni. Non si contano le tante altre operazioni con cui Vaccari ha continuato a prelevare questa anonima ma sempre felice creatività popolare, con l’aiuto di tutti i mezzi di cui dispone la tecnologia dei nostri giorni.

L'ingresso all'incontro è gratuito con invito. Gli inviti saranno distribuiti presso l'URP dell'Università di Bologna (Largo Trombetti, 1 - Bologna) mercoledì 22 gennaio dalle 9 alle 12,30 e giovedì 23 gennaio dalle 14,30 alle 16,30.