Cercando tesori in Piazza Galvani
Gli studenti di Geofisica dell’Alma Mater si troveranno davanti all’Archiginnasio per individuare, attraverso l’utilizzo del Georadar, le reti di distribuzione dell’acqua, del gas ed eventuali cavità sepolte
Cosa si nasconde nel sottosuolo di Piazza Galvani? Lo proveranno a scoprire domani mattina gli studenti del corso di Geofisica dei Rischi ambientali, della Laurea magistrale in Analisi e gestione dell’ambiente, con sede a Ravenna. Per esplorare il sottosuolo antistante l’Archiginnasio, i ragazzi del Corso utilizzeranno una tecnica unica nel suo genere, che non distrugge il terreno, ma che attraverso alcune vibrazioni permetterà di capire se quella parte di centro storico custodisce ancora qualche tesoro nascosto. Le ricerche si concentreranno proprio davanti all’Archiginnasio, l’antica sede dell’Università di Bologna, uno dei luoghi più significativi della città.
Per effettuare le loro misurazioni, tra le differenti tecniche, gli studenti utilizzeranno anche il Georadar (GPR – Ground Penetrating Radar): uno strumento molto utile per localizzare le reti tecnologiche presenti nel terreno ed eventuali strutture di interesse archeologico, senza arrecare danni alla superficie. L’interesse degli studenti riguarda proprio la scoperta di reti di distribuzione di acqua e gas, come anche la presenza di cavità e fondazioni sepolte. Sperano in scoperte importanti, come è stato il ritrovamento della tomba di Lisa Gherardini (la presunta Monna Lisa ritratta da Leonardo da Vinci nella Gioconda) a Firenze proprio grazie all’utilizzo di questo strumento.
Gli studenti, con la collaborazione del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Bologna, saranno anche guidati da esperti dell’Envia Studio Associato e della Direzione Energia dell’HERA. Per concludere la giornata, si terranno presso l’Area Test Geofisica del Dipartimento di Fisica e Astronomia alcuni rilievi geoelettrici.