Di cosa ti occupi?
Studio i meccanismi di risposta o resistenza al trattamento farmacologico nei tumori stromali gastrointestinali.
Quando hai deciso di fare ricerca?
Non ricordo esattamente, di sicuro fare il ricercatore vuole dire avere tanta passione: nove volte su dieci non arrivi ai risultati sperati, spesso devi andare per tentativi, e probabilmente non ti darà mai uno stipendio decente, ma quell'unica volta su dieci in cui riesci ti ripaga di tutti gli sforzi e le delusioni.
Cosa ti appassiona di quello che studi?
Il pensiero che la mia ricerca possa contribuire a migliorare il trattamento delle patologie tumorali.
Cosa pensi prima di andare a dormire la sera?
Speriamo che domani sia la volta buona.
E quando ti svegli al mattino?
Quanto tempo ho prima di perdere il treno: se lo perdo potrei perdere quell’occasione su dieci!
Quale scoperta/invenzione pensi possa rivoluzionare il tuo ambito di ricerca nei prossimi cinque anni?
Sarebbe grandioso trovare un profilo genetico responsabile della mancata risposta al trattamento farmacologico nel tumore che studio.
Una cosa che hai imparato facendo ricerca.
Che questo è il lavoro più bello del mondo, fatto di momenti up and down, e se i risultati sperati tardano ad arrivare non bisogna arrendersi, ma tentare nuove vie.
Sei un ricercatore "da adottare". cosa vorresti dire ai tuoi sostenitori?
Di credere di più nella ricerca.