Logo d'ateneo Unibo Magazine

Parte a Bologna Performigrations - La gente è il territorio

Il kick-off meeting al Museo della Storia di Bologna, ma anche tanti appuntamenti aperti al pubblico, tra proiezioni e dj set, per presentare il progetto che indaga il tema della mobilità delle persone all’interno del continente europeo e fra Europa e Canada

Dal 14 al 18 maggio il Museo della Storia di Bologna ospita il il kick-off meeting del progetto europeo Performigrations, coordinato dall'Università di Bologna con il Dipartimento di Lingue, letterature e culture moderne. Gli artisti e gli operatori culturali coinvolti, provenienti da Europa e Canada, si incontreranno per organizzare i lavori del progetto, in programma nei prossimi due anni.

Ma sono previsti anche diversi appuntamenti aperti al pubblico. Giovedì 15 maggio, alle 22,30, il Biografilm Festival invita il pubblico presso il Cinema Lumière dove, grazie alla collaborazione con il festival Human Rights Nights saranno proiettati due documentari che trattano il tema dei migranti: Mare chiuso di Andrea Segre e Stefano Liberti e Container 158 di Stefano Liberti ed Enrico Parenti. Venerdì 16, alle 18, invece, presso il Museo della Storia di Bologna, musica e parole dal mondo con World Music in Conversation.

In particolare, sabato 17 ci sarà una grande serata al Museo della Storia di Bologna che inizierà alle 19 e proseguirà fino a mezzanotte. Si comincia con la presentazione dei progetti europei Amitie, Performing Gender e Performigrations, e si continua con Electro Museum Party - European Performing Night, a cura di LPM Live Performers Meeting, in collaborazione con roBOt Festival. Dj e vj set all’interno di Palazzo Pepoli in una sorta di collegamento ideale con le iniziative organizzate da Bologna Welcome in collaborazione con le istituzioni e gli operatori economici locali in occasione della tappa bolognese della Mille Miglia. Questa serata è inserita nell’ambito della Giornata Internazionale dei Musei, quindi il Museo della Storia di Bologna sarà aperto gratuitamente al pubblico dalle 19 alle 24.

Altra iniziativa: dal 15 al 17 maggio sarà attivo un contest fotografico dal titolo PerforMuseum - La gente è il Museo. I visitatori saranno invitati a scattare foto all’interno di Palazzo Pepoli per poi condividerle attraverso i propri canali social sul web. Fra tutte le foto pubblicate (hashtag #PerforMuseum) una giuria interna valuterà quelle più significative che diventeranno, a turno, la copertina della pagina Facebook di Genus Bononiae.

Cos'è Performigrations
Performigrations è un progetto europeo finanziato nell’ambito del Programma Cultura 2013 – Progetti di Cooperazione con i Paesi Terzi e coordinato dall’Università di Bologna attraverso Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne. Bologna è capofila del progetto con tre istituzioni coinvolte: oltre al coordinamento dell’Alma Mater, sono co-organizzatori Genus Bononiae e Biografilm Festival, insieme alla Nuova Università di Lisbona, all’Università Alpe Adria di Klagenfurt, e all’Athena Research and Innovation Center di Atene che si aggiungono ai restanti partner canadesi (Concordia University di Montreal, Ryerson University di Toronto, Istituto Italiano di Cultura in Toronto, Bluemetropolis Foundation Montreal) e partner associati (Conservatorio di Atene, Università di Malta, Associazione culturale “Senza titolo”, Università di Southampton Winchester, Italian Cultural Centre Society in Vancouver, ICAP – Italian Canadian Archives Project).

Il progetto intende suggerire nuovi modi di sentirsi europei, anche grazie al confronto con vecchi e nuovi modelli identitari adottati e studiati in Canada. Il Canada è da sempre considerato come una nazione modello da tutti coloro che si occupano di tematiche etiche complesse, quali la diversità, i diritti umani e il multiculturalismo. Tuttavia, nell’ultimo decennio il concetto di "Mosaico Canadese" - un’immagine creata per rendere in modo immediato e iconico l’idea di una società fondata sul multiculturalismo - è entrato in crisi. Studiosi e semplici cittadini sembrano oggi essere d’accordo nel riconoscere che, nonostante le buone intenzioni che hanno portato il Canada a varare, negli anni ottanta, il Multiculural Act (la legge sul multiculturalismo), nei fatti questo modello non ha necessariamente portato alla costruzione di un senso condiviso di identità e di appartenenza tra i "diversi canadesi".

Attraverso una serie di iniziative culturali e di ricerca, Performigrations indaga il tema della mobilità delle persone all’interno del continente europeo e fra Europa e Canada, al fine di analizzare e comprendere il fenomeno in tutte le sue declinazioni e renderlo “visibile” grazie alle nuove tecnologie e all’arte. Scopo condiviso dai partners partecipanti è quello di consolidare nuovi modi di leggere e interpretare le storie di vita e diffondere una maggior consapevolezza di ciò che ci accomuna come cittadini, in Europa e in Canada, a dispetto (o forse proprio in ragione) dei cambiamenti culturali.

Ogni migrante è un performer, un interprete; la gente è il territorio e la gente è in movimento. Partendo da queste idee, Performigrations svilupperà un’installazione interattiva e performativa, accessibile tanto al pubblico online che a quello dal vivo, al fine di rendere visibile il territorio in divenire creato dal movimento della gente in Europa e tra l’Europa e il Canada.


Per la realizzazione dell'installazione sono stati selezionati, attraverso un bando pubblico, sette artisti in rappresentanza delle realtà coinvolte dal progetto in Europa e in Canada,: Iannis Zannos Osmosis/Migrations (Atene), Hannes Andersson A Dialogue With The Homeless Generation (Bologna), Ioana Paun Natalia, Turns The Lights On (Klagenfurt), Dominic Mancuso The Sub Urban Gypsy Experience (Lisbona), Natalie Doonan Cloudberry Dreams (Montreal), Basile-Buiani-Sutti Transitions In Progress: Making Space for Place (Toronto), Juliana Saragosa Italian-Canadian Queers Chat in East Van (Vancouver).