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Home Innovazione e ricerca Il valore dell'informazione locale online: chi la usa, quanto la usa e perché

Il valore dell'informazione locale online: chi la usa, quanto la usa e perché

I primi risultati del questionario diffuso su Twitter dal gruppo di ricerca del Corso di laurea magistrale in Mass media e politica dell'Alma Mater. I social media vincono su carta e tv per diffusione e coraggio. E superano i confini regionali

L'informazione locale online è interessante, coinvolgente, divertente e coraggiosa. E chi usa internet la preferisce alla carta stampata. Sono i primi risultati del progetto di ricerca "Informare, comunicare, partecipare", cofinanziato dal Progetto Agenda Digitale del Comune di Bologna e dall'Università di Bologna.

La ricerca è stata realizzata da un gruppo di studenti del Corso di laurea magistrale in Mass media e politica dell'Alma Mater (con il coordinamento scientifico dei docenti Cristian Vaccari e Augusto Valeriani). Tramite Twitter, 57.000 persone sono state invitate a compilare un questionario online dedicato ai temi dell'informazione, della partecipazione civica in ambito locale e ai mezzi di comunicazione più utilizzati in questo contesto. A rispondere sono stati 6.892 utenti, di cui 3.126 residenti in Emilia-Romagna.

Il primo dato sorprendente è forse proprio questo: tra coloro che si interessano su Twitter della vita pubblica bolognese, uno su due (il 50,2%) è residente in altre regioni d'Italia. Il 4,5% del totale è residente all'estero, gli emiliano romagnoli sono il 44%, mentre soltanto il 31% degli intervistati risiede in provincia di Bologna.

Tra gli intervistati, i social media sono il mezzo più utilizzato per informarsi su temi di rilevanza pubblica riguardanti la città: il 66,6% li utilizza più di una volta al giorno, mentre la televisione pesa per il 23,3% e la stampa locale soltanto per il 20,4%. Non solo, il 38,7% di chi ha risposto al questionario considera l'informazione locale online coraggiosa e uno su due (il 49,8%) la ritiene dalla parte dei cittadini. I media tradizionali, invece, sono considerati provinciali (70,1%) e troppo legati a partiti politici (75,1%); solo il 28,3% degli intervistati considera il lavoro delle testate locali tradizionali a difesa dei cittadini e solo uno su dieci (il 9,9%) le definisce coraggiose. Sono promosse invece in termini di utilità entrambe le modalità di informazione, quella su stampa e media broadcast (70,3%) e quella online (78,5%).

Oltre al loro ruolo di fonte di informazione, dalla ricerca emerge anche che internet e i social media sono oggi un importante spazio per la discussione e la partecipazione alla vita pubblica locale. L'82,3% li utilizza per discutere di questioni di interesse pubblico che riguardano la città, il 94,8% per venire a conoscenza di occasioni di coinvolgimento pubblico locale e l'89% per coinvolgere altre persone in attività di interesse pubblico relative al contesto cittadino. Infine, i social network diventano anche strumenti per la discussione (il 72,9% commenta opinioni di altri) e di partecipazione civica (il 42,3% di chi ha risposto al questionario crea contenuti).