Logo d'ateneo Unibo Magazine
Home Incontri e iniziative “Spazio e genere”: le relazioni fra studi geografici e di genere

“Spazio e genere”: le relazioni fra studi geografici e di genere

Noti geografi si incontrano con l’obiettivo di mettere in evidenza gli studi più innovativi della disciplina


Venerdì 17 ottobre, presso l’Aula Prodi di piazza San Giovanni in Monte, si svolgerà “Spazio e genere”
, un incontro dedicato agli studi di genere che, oltre alle scienze umane e sociali, interessano sempre più anche la geografia.

Gli studi geografici si sono infatti estesi rispetto ai temi tradizionali dello spazio, aprendosi ai meccanismi di costruzione delle differenze di genere e alle inevitabili gerarchie fisiche e mentali che ne derivano. Le ricerche accademiche hanno riguardato soprattutto le discriminazioni e le esclusioni spaziali, gli usi e le percezioni, i diritti e l’accesso ai servizi, le rappresentazioni e le narrazioni.

“Spazio e genere” ha l’obiettivo di mettere in evidenza questi studi nuovi e originali. Nel corso della giornata presenteranno le loro ricerche geografi che hanno elaborato inedite forme di lettura e originali metodi di ricerca.

A partire dalle 10, dopo l’introduzione della prof. Unibo Carla Giovannini, si susseguiranno gli interventi del docente di geografia umana alla University College London Jason Dittmer (“Gendered nationalism in superhero narratives”), della docente di Geografia a Ginevra Juliet Fall (”Visualising territory: from invisible bodies to all-seeing eyes”) e dei professori Rachele Borghi (Paris-Sorbonne) e Cesare Di Feliciantonio (La Sapienza, KU Leuven) che parleranno di “Queering geography: metodologie e pratiche queer nell‘accademia”. Presiederà l’incontro la prof. Elena Dell’Agnese dell’Università degli Studi di Milano Bicocca.

Nel pomeriggio Franco Farinelli dell’Università di Bologna introdurrà Elena Dell’Agnese che discuterà di “Sessualità, genere, paesaggio” e Giulia de Spuches, docente di  Geografia culturale presso l’Università degli Studi di Palermo, con  “Movimenti e ricerc/azione: i pride nella nuova geografia urbana”.