Tortura. Due giorni per discuterne con Matthew Kramer e David Luban

Il 18 e 19 dicembre, in occasione della pubblicazione di "Torture and Moral Integrity: A Philosophical Enquiry" di Matthew Kramer e "Torture, Power, and Law" di David Luban, il Dipartimento di Filosofia e Discipline della Comunicazione organizza il convegno internazionale "Il silenzio della tortura". L'evento è inerente al progetto di ricerca "La riflessione morale di fronte al 'mind/body problem'. Problemi storici e prospettive teoriche", promosso sempre dal Dipartimento di Filosofia e Discipline della Comunicazione. La due giorni prevede due incontri per discutere e approfondire il tema della tortura sotto diversi punti di vista. Entrambi gli autori parteciperanno al convegno non solo per parlare dei loro libri ma anche per dare il proprio contributo su una questione delicata come la tortura.

Il primo incontro, in programma per il 18 dicembre dalle 15 alle 18 alla Sala Nera della Scuola Superiore di Studi Umanistici, affronterà la questione in chiave storica e filosofica con gli interventi di Franco Farinelli, direttore del Dipartimento di Filosofia e Comunicazione, Marco Cavina, Massimo La Torre e David Luban. L'incontro sarà presieduto da Carla Faralli, mentre la discussione sarà coordinata da Alessandro Chiessi. Il secondo seminario, che si terrà il 19 dicembre dalle 9,30 in Sala Rossa e sarà presieduto da Gianfrancesco Zanetti, vedrà la partecipazione di Stefano Canestrari, Marina Lalatta Costerbosa e Matthew Kramer. Il tema sarà la definizione dell'identità della tortura e la disciplina penale nelle democrazie costituzionali.

"Torture and Moral Integrity: A Philosophical Enquiry" di Matthew Kramer affronta in chiave filosofica l'illegittimità morale della tortura nelle sue diverse forme ma anche la relazione tra la tortura e l'integrità morale, questione da decenni oggetto di dibattito non solo negli ambienti accademici ma anche in ambito governativo e militare. "Torture, Power, and Law" di David Luban si concentra sui compromessi tra rispetto dei diritti umani e sicurezza, in particolare è un'analisi sul rapporti di potere tra "vittima e carnefice", sull'umiliazione di chi subisce la tortura e sul dominio assoluto esercitato su di esso attraverso questa pratica.